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Lunedì 16 Marzo 2020
«Bergamo e il dolore dei tanti morti»
De Roon racconta la sua quarantena
Cronaca dell’apocalisse. A scriverla, dal di dentro del mondo buio della pandemia, è un osservatore tutto sommato privilegiato ma palesemente scosso: Marten de Roon.
Il centrocampista dell’Atalanta racconta il momento tragico che sta vivendo Bergamo, particolarmente colpita dall’epidemia da coronavirus, in un post sui suoi profili social corredato da una foto di repertorio in cui si affaccia alle Mura Venete di Bergamo Alta.
Il giocatore della squadra di Gasperini, che è in quarantena come il resto dei suoi compagni, scrive in inglese. «Voglio dare un piccolo aggiornamento da parte mia, dal momento che sto ricevendo tante domande. Con la squadra ora siamo in quarantena, il che significa che non possiamo più uscire. Tre giocatori del Valencia sono risultati positivi al COVID-19, e poiché abbiamo giocato la nostra partita contro di loro (e abbiamo vinto è per questo che siamo nella final eight di Champions League, lo so... non è il momento giusto) ora siamo in quarantena».
Il nazionale olandese descrive Bergamo in uno scenario apocalittico: «Non avrei mai pensato di dover affrontare una situazione come questa. Dopo la partita contro il Valencia siamo stati felici per un’ora prima di tornare a parlare della situazione in Italia, Bergamo. Perché è davvero brutto - spiega -. Le strade sono completamente vuote. Tutto quello che senti è il suono delle ambulanze e delle campane della chiesa, che suonano per le persone che purtroppo sono morte».
De Roon chiude con un messaggio di speranza, quasi una di quelle ripartenze che hanno fatto felice la gente di Bergamo ai tempi belli dell’Atalanta: sembrano lontani, ma in realtà sono passati pochi giorni. E De Roon garantisce. «Verranno giorni migliori, l’Italia è forte, ma voglio augurare a tutti di tener duro nelle prossime settimane».
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