Auguri Atalanta! Storia di una passione
I migliori 110 anni della nostra vita

Una storia gloriosa alle spalle e un futuro tutto da scrivere. Nemmeno i tifosi più ottimisti avrebbero sognato un compleanno così: nel mezzo di un’avventura europea e con una squadra che sa divertire ed emozionare.

I successi del 2017 hanno riscritto nuove preziose pagine dell’album dei ricordi nerazzurri e in parte messo in ombra i pur buoni risultati degli ultimi 30 anni. «E il bello deve ancora venire – come scrive il presidente atalantino Antonio Percassi nel saluto di presentazione dell’inserto speciale in edicola martedì con L’Eco di Bergamo -. Tutti insieme. Tutti uniti. Società, squadra, tifosi…il dodicesimo uomo in campo capace di trasmettere ai giocatori, e non solo a loro, la passione, il calore, l’amore incondizionato per quei due colori, quel nero e quell’azzurro, caricandoli ancora più di entusiasmo, forza e determinazione». Lo stesso entusiasmo ha guidato un gruppo di giovani volenterosi che il 17 ottobre 1907, 110 anni fa, ha costituito lo Sport Club Atalanta. L’Eco, ovviamente, c’era e ne diede notizia: «Scopo della stessa è di addestrare la gioventù in tutti i rami degli sport atletici atti a maggiormente svilupparne il fisico. Essa infatti si prefigge di coltivare in modo speciale il podismo, il salto, la lotta, il sollevamento dei pesi, la palla vibrata, il calcio, il lancio del disco e del giavellotto nonché il nuoto e le marcie in montagna». Il nome arriva dal mito e quella donna invincibile nella corsa sembrava la metafora perfetta.

Una delle tappe fondamentali della storia nerazzurra è il trionfo in Coppa Italia. Anno 1962/1963. Domenica 2 giugno 1963 il Torino è spazzato via, che sul prato di San Siro segna una tripletta e spinge i suoi al 3-1. Dall’Italia all’Europa, nell’autunno dello stesso anno arriva la prima partita in una “vera” coppa internazionale: il 4 settembre 1963, al Comunale, c’è Atalanta-Sporting Lisbona 2-0.

Un’altra pagina di giornale significativa è quella del 4 giugno 1987: L’Atalanta è europea. La squadra è appena retrocessa dalla A alla B, ma il giorno prima ha superato indenne il ritorno della semifinale di Coppa Italia, contro la Cremonese. La vera impresa è la scalata fino alla semifinale di Coppa delle Coppe: è una stagione mitica per i ragazzi di Mondonico, che il 16 marzo pareggiano a Lisbona il ritorno del quarto di finale contro lo Sporting. Il grande sogno si chiude con la doppia sconfitta contro il Malines: l’Atalanta ha scritto uno dei capitoli più speciali della propria storia.

Sono anni d’oro per i nerazzurri, che in quattro stagioni giocano tre volte in Europa. Seguono anni di ottimi campionati alternati ad annate più deludenti. Al timone c’è Ivan Ruggeri, che il 16 gennaio 2008 verrà colpito da un’emorragia cerebrale. Per cinque anni il presidente lotta contro la malattia: si arrende il 6 aprile 2013. Con il nuovo corso Percassi l’Atalanta ritrova subito la massima serie, ma arriva il ciclone calcio scommesse: i nerazzurri sono coinvolti con Cristiano Doni, il suo simbolo più brillante.

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Arrivano Denis e Moralez, in panca c’è Colantuono e poi Reja. Si arriva al presente: il 2016/2017 è stagione dei mille record, con l’incredibile quarto posto finale e la qualificazione in Europa League. Una squadra giovane ed affamata fa mirabilie, Papu Gomez diventa simbolo e trascinatore e il 13 maggio 2017 l’Europa è aritmetica, ventisei anni dopo.

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Siamo alla pura attualità, l’ennesima pagina di un racconto lungo e glorioso, scritto da un’infinità di personaggi che hanno fatto la storia: calciatori come Cominelli, Panzeri, Angeleri, Casari, Rasmussen, Soerensen, Bassetto, Domenghini, Roncoli, Maschio, Savoldi, Scirea, Cabrini, Donadoni, Stromberg, Caniggia, Evair, Montero, Bonacina, Vieri, Inzaghi, Doni, Bellini, Denis e Gomez, allenatori come Fiorentini, Valcareggi, Tabanelli, Rota, Bianchi, Sonetti, Mondonico, Lippi, Prandelli, Vavassori, Del Neri e Gasperini, dirigenti come Tentorio, Turani, Sensi, i Bortolotti, Randazzo, i Ruggeri e Percassi. E mille altri ancora: miti oppure meteore, che hanno contribuito a scrivere quella bella, lunghissima, storia.

Abbiamo raccolto alcuni auguri postati in rete dai tifosi

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