Coppa Italia, Atalanta-Sassuolo 2-1
Il 2 gennaio nei quarti si va a Napoli

Finale col il fiatone per i nerazzurri che hanno dominato per un’ora. Nel conto anche un palo di Orsolini e una traversa di Kurtic.

Un primo tempo semplicemente dominato, seppure in formazione di riserva: due reti (Cornelius e Toloi) e due legni (Orsolini e Kurtic). Poi dal 60’ una flessione che ha riportato sotto il Sassuolo, bravo ad accorciare le distanze con un’autorete di Toloi e ad avvicinarsi al pareggio in un paio di occasioni complice anche l’espulsione di Kurtic . Ma alla fine, dopo 5 minuti di recupero, è l’Atalanta ad avere la meglio in questo ottavo di Coppa Italia: il 2 gennaio nei quarti affronterà il Napoli. Partita secca al San Paolo.

Spalti decisamente poco affollati per questo match alle 15 di un giorno infrasettimanale, scelta che non è andata giù ai tifosi, con tanto di striscioni polemici in Curva Nord Pisani: «La tv impone questo orario: non vi fa schifo questo scenario?», «Comanda la televisione muore la passione» e «Il calcio è della gente: chi decide questi orari non capisce niente».

All’Atalanta basta un primo tempo con il piede pigiato sull’acceleratore (due gol e due pali) per battere 2-1 il Sassuolo e conquistarsi il palcoscenico del San Paolo per i quarti di Coppa Italia: di Cornelius e Toloi (protagonista poi di uno sfortunato autogol) le firme in una partita che l’Atalanta ha meritato di vincere nonostante l’ampio turnover scelto da Gasperini (l’11 titolare interamente rivoluzionato rispetto al 3-3 con la Lazio, spazio a Kurtic dietro Orsolini e Cornelius) e un finale tutto orgoglio della formazione di Iachini (per Acerbi 101 presenze consecutive) complice anche l’espulsione di Kurtic.

Prova subito a pungere la squadra di casa: Cannavaro si oppone a de Roon, innescato da Gosens, mentre il tirocross di Cornelius finisce preda di Pegolo. Si riscatterà poco dopo il centravanti danese: sul lancio di de Roon, Cornelius scatta sul filo del fuorigioco e firma l’1-0 con la complicità di Pegolo. Atalanta avanti. Il Sassuolo oppone scarsa resistenza e Haas ci prova dal limite in due circostanze, senza particolare fortuna. Proprio quella che manca a Orsolini: conclusione a botta sicura del talento in prestito dalla Juve e palo pieno, sulla respinta Pegolo si supera sul solito Haas. Atalanta in forcing, quasi una conseguenza il raddoppio: corner di Orsolini, Toloi sovrasta Rogerio e Gasperini è ora in posizione di sicurezza. E prima dell’intervallo solo la traversa frena il bolide di Kurtic.

Dominio nerazzurro, Sassuolo impalpabile e Gollini spettatore non pagante. Ci si aspetterebbe qualche innesto da parte di Iachini o comunque un atteggiamento diverso da parte degli ospiti. E invece l’Atalanta prosegue ad attaccare come se niente fosse, non andando distante dal tris con Castagne, Orsolini e Kurtic. Magnanelli e Falcinelli per Pierini e Cassata le prime mosse dei neroverdi, alla ricerca di una scossa. Qualche lampo emiliano comincia a esserci: sinistro centrale di Falcinelli, destro di Ragusa deviato pericolosamente in corner da Mancini. Spazio a Politano e il Sassuolo al 74’ la riapre: Gazzola dentro per Matri, Toloi in anticipo beffa Gollini; poi lo stesso Politano va a un passo dal clamoroso 2-2. Inattesa sofferenza finale per i nerazzurri, che scontano anche l’ingenuità di Kurtic, espulso per un fallo di reazione a centrocampo. Il Sassuolo ci prova fino al 95’ ma non sfonda più.

Atalanta: Golini, Toloi, Mancini, Bastoni, Castagne, De Roon, Haas (Schmidt 66’), Gosens, Kurtic, Orsolini (Ilicic 82’), Cornelius (Gomez 87’).

Sassuolo: Pegolo, Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Rogerio, Frattesi (Politano 73’), Mazzitelli, Cassata (Magnanelli 52’), Pierini (Falcinelli 52’), Matri, Ragusa.

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