Atalanta, Reja e lo stadio vuoto:
«Protesta che fa male al cuore»

«Dispiace, oltretutto veniamo da un periodo abbastanza positivo e abbiamo l’Europa a due passi. La vicinanza dei tifosi sarebbe indispensabile. Vedere l’Olimpico così vuoto fa male al cuore. Spero che la protesta finisca in questa gara».

«Dispiace, oltretutto veniamo da un periodo abbastanza positivo e abbiamo l’Europa a due passi. La vicinanza dei tifosi sarebbe indispensabile. Vedere l’Olimpico così vuoto fa male al cuore. Spero che la protesta finisca in questa gara per raggiungere insieme un obiettivo importante. Una squadra senza pubblico non è avvantaggiata».

Lo dice il tecnico della Lazio, Edy Reja, alla vigilia del match con l’Atalanta che si disputerà in un Olimpico semideserto per la protesta dei tifosi contro il patron Lotito. «Spero ci sia un po’ di buonsenso per tutti - l’auspicio dell’allenatore goriziano -. Spero si ritorni a guardare alla Lazio in maniera più partecipativa da parte della gente. Le critiche devono esserci, sono un po’ il sale, ma poi la domenica serve che la gente si avvicini a questa squadra».

Guardando al match: «L’Atalanta gioca insieme da parecchio tempo, ha ottimi valori - spiega Reja -. Non sarà facile per noi. Loro forse avranno un po’ di vantaggio con noi senza pubblico. Ma siamo in crescita, domani servono stimoli forti per tutti: dobbiamo vincere e dare seguito alla partita di Firenze. Vincendo si potrebbe aprire uno spiraglio importante. La partita che ci attende è fondamentale. Se dovessimo centrare l’obiettivo potrebbe essere un turno favorevole».

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