Atalanta, punto guadagnato ad Avellino Regonesi regala tre punti all’AlbinoLeffe

AVELLINO - ATALANTA 1-1

Reti

: nel pt 4’ Tisci su rigore, 7’ Budan.

Avellino (4-3-3): Cecere, Sardo, Puleo, Contini, Moretti, Ferraresi (18’ st Bagalini), Nocerino, Tisci, Millesi (13’ st Capparella), Kutuzov, Stroppa. in panchina: Anania, Alfano, D’Andrea, Carnevali, Placentino. All. Zeman.

Atalanta (4-3-3): Taibi, Zenoni, Rustico, Lorenzi, Smit, Mingazzini, Bernardini (10’ st Pazzini), Montolivo, Gautieri, Budan (13’ pt Vugrinec; 40’ st Lazzari), Pinardi. In panchina: Calderoni, Santos, Ouchene, Pagano. All. Mandorlini.

Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.

Note - Angoli 7-1 per l’Avellino. Recupero: 3’ e 7’. Ammoniti: Nocerino e Pinardi per gioco scorretto. Spettatori: 8 mila circa.

Sul campo dell’ultima della classe l’Atalanta ha rischiato di perdere l’imbattibilità stagionale ed è stata salvata dalla traversa della porta difesa da Taibi, sulla quale si è stampato il rigore calciato da Capparella. Con l’Avellino è finita così 1-1, con un botta e risposta nei primi minuti di gioco. Padroni di casa in gol su rigore dopo 4’ di gioco con Tisci (fallo di Zenoni su Sardo), pareggio dei nerazzurri al 7’ con Budan, che nell’azione del gol si è infortunato e ha dovuto essere sostituito (nella foto) da Vugrinec. Particolarmente concitato finale di gara: dopo aver concesso ai padroni di casa il rigore del possibile successo, l’arbitro Dondarini ha sospeso la gara per 6’, su segnalazione degli ospiti orobici, a causa della cancellazione del dischetto di gesso che segna il punto di battuta della massima punizione. Uno stop necessario a consentire l’intervento degli addetti al campo che, armati di gesso e metro, hanno ridisegnato il dischetto. Tutto questo mentre i calciatori delle due squadre attendevano al limite dell’ area di rigore la battuta del penalty. Poi, quando l’attaccante biancoverde Capparella ha finalmente calciato, realizzando, Dondarini ha fatto ripetere il tiro, perché Capparella si è fermato durante la rincorsa. Al secondo tentativo l’attaccante biancoverde ha centrato la traversa, salvando così l’Atalanta da una probabile sconfitta.

ALBINOLEFFE - PESCARA 1-0

Rete

: nel st 21’ Regonesi.

AlbinoLeffe (4-4-2): Acerbis, Regonesi, Sonzogni, Raimondi, Bonazzi, Del Prato, Possanzini (45’ st Teani), Biava, Gori (5’ st Poloni) R.Colombo, Morfeo (18’ st Araboni). In panchina: Gritti, A. Colombo, Ferrari Gorini. All. Gustinetti.

Pescara (4-2-3-1): Santarelli, Antonaccio, Sbrizzo, Caccavale, Luisi, Monopoli (1’ st Bellé), Cecchini, Giampaolo (39’ st Alteri), Calaiò (19’ st Aquilanti), Pagani, Palladini. In panchina: Pugliesi, Micolucci, Stella, Colonello. All. Iaconi.

Arbitro: Girardi di San Donà di Piave.

Note - Angoli 5-4 per AlbinoLeffe. Recupero: 1’ e 3’. Espulsi: 17’ st Pagani per entrata scorretta. Ammoniti: Antonaccio, Sbrizzo, Caccavale e Luisi per gioco falloso. Spettatori: 1.500 circa.

A distanza di due mesi l’AlbinoLeffe ritorna ad imporsi in casa. La squadra di Gustinetti ha meritatamente vinto il confronto col Pescara, grazie a una «fucilata» di Regonesi (nella foto), a metà del secondo tempo: una conclusione imprendibile per il portiere Santarelli, scoccata da oltre 30 metri. L’Albinoleffe sin dall’inizio ha dimostrato di cercare con più determinazione il successo. Il Pescara - che per circa un’ora ha giocato in inferiorità numerica per l’espulsione di Pagani - ha tentato la replica ma raramente è riuscito ad impensierire i seriani (anche se al 40’ del pt ha colpito un palo e in precedenza c’era stato un salvataggio di Regonesi sulla linea di porta). E’ stato comunque l’Albinoleffe a tenere in mano le redini del gioco, creando numerose occasioni da gol e costringendo Santarelli a superarsi e a segnalarsi fra i migliori in campo.

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(06/01/2004)

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