Atalanta, parte la volata europea
Gasp: «Saranno 10 gare determinanti»

La testa all’Udinese, il cuore là a Rivolta d’Adda dal Mondo. Antivigilia di Pasqua dal sapore strano e con umori contrastanti in casa Atalanta: la tristezza per il saluto ad Emiliano Mondonico difficilmente se ne andrà in poche ore.

«Mondo ha lasciato tanto, mi accorgevo del suo attaccamento all’Atalanta, lui tifava per noi, era legato all’ambiente - ha affermato il tecnico Gian Piero Gasperini in sala stampa -. Sono persone che lasciano sempre un ricordo importante per tutti e non muoiono mai, rimangono i risultati, le soddisfazioni che ha lasciato. Quella è l’Atalanta che raggiunse i traguardi più importanti, tutti mi raccontano di quella sfida con il Malines, c’è grande tristezza, ma consapevolezza che non sarà dimenticato». Alle 15 della vigilia di Pasqua la formazione nerazzurra sarà in campo contro l’Udinese: le Nazionali hanno lasciato qualche problemuccio anche non a breve termine in ottica infortunati.

«Questo giro ci è andata male con Ilicic e Spinazzola, anche Berisha ha un problema, ci eravamo abituati troppo bene quest’anno: il primo ha tempi più lunghi, per l’altro fino a giovedì o venerdì non ci saranno novità, difficile pensare di recuperarlo per la Spal. Chi è rimasto si è allenato bene: Papu è apposto se supera un vecchio problemino che ogni tanto si risveglia, anche per Petagna vedremo. Caldara è sulla via del recupero, ma non per domani».

Inizia da Bergamo la corsa all’Europa della formazione nerazzurra, che in pochi giorni incontrerà Udinese e Sampdoria, partendo con il vantaggio di potersi giocare il proprio futuro senza guardare alle dirette rivali. «È la prima di dieci determinanti, andiamo oltre ogni difficoltà, ogni acciacco, pensiamo al match, pensiamo come se fosse Everton o Lione, sono partite che ci possono riportare in Europa. All’andata era un periodo in cui non facevamo punti e ci mancava la cattiveria giusta, giocavamo senza obiettivi, avevamo tante partite di mezzo che ci toglievano concentrazione. C’era un altro allenatore, era un’altra partita, la ricordo come giocata a lunghi tratti molto bene. Abbiamo sempre raccolto poco per le partite che abbiamo fatto con l’Udinese negli ultimi due anni, c’è la possibilità di sfatare anche questo tabù. Rincorrere il Milan? In questo momento no, 6 punti sono tanti, hanno un buon calendario, tutto dipende da noi, sono gli altri che ci devono venire a prendere. Hanno avuto una flessione, ma la squadra è ottima, ci sono giocatori forti. Oddo faceva gli Allievi quando ero a Genova, ha fatto una stagione fantastica a Pescara, anche quest’anno è partito forte appena arrivato, è un tecnico nuovo ed emergente».

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