Atalanta, ora interventi sul mercato
Ma gli operatori sembrano all’opera

Parliamoci chiaro: se così fosse non sarebbe da salti di gioia. In tal caso si dovrebbero, in un colpo solo, mettere in dubbio professionalità, competenza e quant’altro nei confronti di coloro preposti alla stanza dei bottoni di Zingonia. Ricordiamone nomi e cognomi: dal presidente Antonio Percassi al figlio Luca (amministratore delegato), dal direttore generale Pierpaolo Marino al direttore tecnico Giovanni Sartori senza dimenticare il direttore sportivo Gabriele Zamagna.

Un pool di personaggi che nei rispettivi ruoli hanno consegnato, prima a Colantuono e poi a Reja, una squadra che, anche in questo campionato ha centrato, dopotutto, il pur minimo obiettivo-salvezza con due turni di anticipo. Certo, le unanime aspettative parlavano di asticella da alzare ma etichettare il calcio scienza pura non è razionale.

Tornando sull’argomento-programmazione, più specificatamente conferme, innesti e cessioni, vale la pena riproporre ciò che Marino va ripetendo dal suo arrivo a Bergamo, ossia dall’estate 2011: «Il mercato, di fatto, è aperto ininterrottamente da gennaio a dicembre, nonostante poi diverse trattative si concludono all’ultimo istante». Capito? In pratica gli operatori sono sul pezzo, pressochè senza alcuna sosta, alle prese anche con procuratori, intermediari e agenti.

Valore aggiunto in casa nerazzurra, sempre in tema di confezionamento del prossimo organico, è rappresentato da Eddy Reja. Ci risulta, infatti, che l’allenatore goriziano (alla guida della squadra per un’altra stagione) è chiamato ad esprimersi autorevolmente sui movimenti della campagna acquisti-vendite. Conclusione: è nostra convinzione che chi di dovere si stia muovendo da un bel po’, usando l’opportuna discrezione richiesta in materia. Guai, naturalmente, se fosse il contrario.