Atalanta, ok il tredicesimo posto
Spazio a Djimsiti, Freuler e Gagliardini

Per l’Atalanta tredicesimo posto in classifica (a braccetto col Bologna di Roberto Donadoni) sulle venti in lizza nella massima serie, salvezza anticipata e mai collocata nella zona a rischio. Si poteva pretendere di più? Dipende.

Se ricordiamo l’obiettivo della dirigenza che parlava in estate di salvaguardare la A c’è da esserne fieri. A storcere, ma riteniamo in maniera non energica, il naso restano coloro che auspicavano una posizione da Europa. Un conto, però, è sognare, altro affidarsi alla pura razionalità. A maggior ragione se al mercato invernale è stato riaffidato a mister Edy Rea un organico certificatamente mutilato.

Certo, manca la controprova se senza le partenze di Moralez, Grassi e Denis la squadra avesse saputo mantenere la brillante media punti depositata in cassaforte sino a dicembre. Ma non è il caso di soffermarsi oltre sul passato anche se abbastanza recente. Spostiamoci, allora, sul prossimo futuro con occhi, innanzittutto puntati, su Djimsiti e Freuler, sotto esame a Napoli e sicuramente da rivedere in campo nelle ultime due gare. Un altro giovane da vedere all’opera, quel Gagliardini, figlio di Zingonia rientrato a metà campionato dal prestito di Vicenza in attesa di esplodere.

Al terzetto baby, sempre in vista di quella che sarà la stagione sportiva 2016-2017, è il caso di contrapporre gli ultra trentenni Bellini, Raimondi e Stendardo. Dei tre soltanto il capitano di lungo corso si sa da tempo che rimarrà sì a Zingonia ma in altre vesti. Stendardo può stare tranquillo perché è legato all’Atalanta per un altro anno. Domanda d’obbligo sul generosissimo e sempre pronto alla chiamata Raimondi, in scadenza di contratto. Quanto alla carta d’identità corposa da aggiungere Borriello sulle cui prospettive di rimanere in nerazzurro ci risulta che la società stia valutando scrupolosamente.

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