Atalanta, non solo Pinilla e Biava
I meriti vanno all’intero collettivo

Gol da strappa-applausi di Pinilla, siamo pienamente d’accordo, ma non si sottovaluti quello di Biava. Due reti che hanno regalato all’Atalanta una vittoria che vale tanto oro.

Primo per la classifica e subito dopo per morale e autostima. Provate solo a pensare per un attimo se si fosse pareggiato quale scenario si sarebbe presentato e commentato in settimana. Ma si sa che tutto è bene ciò che finisce bene per cui godiamoci pure questo successo con il minimo scarto, per di più, acciuffato durante un prolungato recupero (la bellezza di sei minuti).

È il caso, comunque, di soffermarci sugli aspetti positivi, non venuti meno, nell’arco dell’incontro. Prioritario il gol-copertina di Pinilla e in tal senso si deve dare atto agli operatori del mercato atalantini di aver essere intervenuti tempestivamente sul mercato. Incoraggiante l’esordio di Emanuelson. Promossi gli ultimi arrivati, trasferiamoci all’apprezzabile approccio alla gara da parte dell’intero collettivo. Al riguardo abbiamo toccato con mano, sin dal pronti-via, la determinazione e l’impegno agonistico senza i quali non si sarebbe potuto puntare, con convinzione, all’intera posta in palio.

Si è, quindi, cercato (riuscendoci in pieno) di sfruttare il classico fattore campo. Di pari passo mister Stefano Colantuono ha azzeccato la formazione schierata all’inizio e i successivi cambi nella ripresa. A nostro avviso, però, con un’unica eccezione: perché al posto di uno spento Denis non si è preferito Bianchi a Boakye? Ma torniamo al discorso, in qualche modo già espresso con altre parole: con l’importante risultato infilato con gioia in cassaforte vale la pena proporre il «chi vince ha sempre ragione».

Arturo Zambaldo

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