Atalanta, la super delusione in Emilia da attenuare col secondo posto

Rituffiamoci sul campionato, con il calendario pronto a ricordarci l’obbligo di salvaguardare il secondo posto.

Questa volta esistevano certificabili presupposti perché gli atalantini alzassero nel cielo di Reggio Emilia la sospirata Coppa Italia. Da qui la grande delusione di tutti, che non ci abbandonerà per chissà quanto. Certo, cercheremo di aggrapparci a più elementi per tirarci su un po’ il morale, ma l’amarezza per la mancata impresa, lo ribadiamo, è enorme. A maggior ragione se torna alla mente la super prestazione dei nerazzurri nei quarantacinque minuti iniziali, portatrice di ulteriori dosi di fiducia, o meglio, di ottimismo sul verdetto finale. Alzi la mano chi al gol del pareggio di Malinovskyi (stupenda la rasoiata del colonnello ucraino da fuori area, lasciando secco il medagliato Buffon) non aveva già pregustato gli inarrestabili festeggiamenti al triplice fischio finale dell’arbitro ligure Massa.

Poi, però, nella ripresa, con il trascorrere dei minuti, la Juve ha copiato il risaputo copione dell’Atalanta quanto a supremazia tecnica e soprattutto sotto l’aspetto agonistico, nonché atletico. Peccato da ribadire tre volte. A questo punto non ci rimane che rituffarci sul campionato con il calendario pronto a ricordarci l’obbligo di salvaguardare il secondo posto finale dietro la scudettata Inter. Eh sì, si tratta, anche in questo caso, di un obiettivo inedito nei 114 anni della storia atalantina. Occorrerà, allora, battere il Milan che a sua volta, vorrà salvaguardare l’accesso alla prossima Champions. Il team di Gian Piero Gasperini è si già pago della qualificazione, ma il titolo di vice campione d’Italia non è una bazzecola. Dai, forza, mai come a pochissimi giorni da Reggio Emilia una manciata di sollievo serve eccome!

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