Atalanta, il prestito di Estigarribia?
Non «colpaccio», nemmeno inutile

Non va certo etichettato come il gran colpo del mercato di gennaio il prestito del centrocampista Marcello Estigarribia, 26 anni, nel giro della nazionale paraguajana, prelevato dal Chievo (16 presenze sin qui in campionato) e in precedenza alla Juventus e alla Sampdoria.

Meglio definirlo uno che potrebbe portare un adeguato contributo allo scacchiere di mister Stefano Colantuono. Insomma, al di là del ruolo e alle caratteristiche tecniche differenti, ci va di paragonarlo a Benalouane, altra pedina requisita di recente alla riapertura delle liste di trasferimento invernali.

E al proposito di Benalouane è il caso di sottolineare le sue già buone prestazioni offerte da noi. Esterno di centrocampo, Estigarribia potrà essere molto utile per la sua duttilità.

L’acquisto di Estigarribia ci ricorda, sotto parecchi aspetti, quelli di un anno fa, ritenuti al momento in quantità esagerata. Anche allora giunse nessun giocatore altisonante ma chi più chi meno si era poi reso utile nel corso dell’intero girone di ritorno. In altre parole, al pari di dodici mesi or sono, il direttore generale nerazzurro Pierpaolo Marino, come sempre in piena linea con il presidente Antonio Percassi e l’allenatore, ha cercato soprattutto con Benaloune e Estigarribia di tamponare o, se si preferisce, mettere le mani avanti di fronte a eventuali situazioni di emergenza o giu di lì.

Sia chiaro che quando si parla di “colpacci” ci si riferisce a ben altro. “Colpacci”, comunque, il club atalantino ne ha regalati più d’uno alla tifoseria. Quali? La dichiarata inamovibilità dei pezzi da novanta Consigli, Bonaventura, Denis e Moralez (in rigoroso ordine alfabetico) un poker richiesto da varie parti.

Arturo Zambaldo