Atalanta, guardia sicuramente da alzare
Ma la pazienza non guasta mai

Con zero punti in classifica chi non alzerebbe la guardia? Tanto più che si è gettata la spugna contro le non irresistibili Lazio (in casa) e Sampdoria a Genova. Evidente che all’Atalanta di questo inizio torneo vadano tirate per bene le orecchie.

E non è solo questione delle modifiche tattiche portate a Zingonia dall’ innovatore Gian Paolo Gasperini. C’è altro su cui prestare la massima attenzione sena perdere ulteriore tempo. Le stesse prestazioni di parecchie pedine lasciano, infatti, a desiderare non, comunque, per impegno agonistico. Quanto a reparti l’ indice da puntare è nei confronti, soprattutto, di quello arretrato visto che in 180’ (recuperi a parte) ha incassato qualcosa come 6 gol (media di 3 a partita). Una enormità, non c’è che dire. Non così male l’attacco dal momento che gli è riuscito a metterne a segno tre.

Da salvare, allora, il centrocampo? Lo riteniamo il meno colpevole anche se sostengono gli esperti che lo stesso dovrebbe operare da filtro per i difensori. Che l’attuale organico difetti di un paio di giocatori lo sanno anche i sassi. E sono da individuare in un altro marcatore centrale specie per le più che probabili uscite di Stendardo e Djimsiti, neppure convocati con la Sampdoria nonostante il forfait dell’ultimo momento di Toloi e in un invocato vice Paloschi. Considerare, del resto, il giovane Petagna già pronto per proporsi con autorità in serie A ci pare azzardato. Rigorosa spezzare una lancia a favore del mister sul quale sono in parecchi a storcere il naso. Non dimentichiamo le acclamazioni ricevute al suo arrivo a Zingonia, figlie di un curriculum costellato da copiosi risultati. Due sconfitte, per di più entrambe con lo scarto di un’ unica rete, non consentono di giudicarlo in modo tanto severo. In casi del genere la pazienza premia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA