Atalanta-Fiorentina, il Gasp dà la carica:
«Ci giochiamo l’Europa, non sarà facile»

Due ballottaggi alla vigilia di un match atteso da un ambiente carico a mille. L’Atalanta aspetta la Fiorentina, in campo al Comunale alle 12.30, e il tecnico Gian Piero Gasperini si porta così due dubbi con sé: il sostituto dello squalificato Kessie, con Grassi favorito e il ballottaggio Zukanovic-Masiello, con una possibile sorpresa dovuta all’inserimento di D’Alessandro.

«Sarà diversa rispetto a Napoli -ha affermato il tecnico in sala stampa-: i viola hanno un tasso tecnico alto, equivale giocare con Milan, Inter, Lazio. C’è un pensiero scontato di vincere in casa, ma non è così: per noi è un’opportunità fantastica, ci arriviamo nel modo migliore, sappiamo che gioia ti da vincere queste gare. Non sarà semplice, ma diversa, loro valgono le zone alte della classifica, hanno necessità di fare risultato per sperare di rientrare».

La Champions League è un pensiero che non tocca i nerazzurri, anche se i punti di distacco dalla terza, lo stesso Napoli, sono solo 3: il cambio di mentalità è arrivato quando la squadra ha deciso tuta insieme di puntare su qualcosa di più grande della salvezza, che questa sera, tra le altre cose, potrebbe diventare matematicamente raggiunta.

«Per rendere la stagione importante bisogna arrivare fino in fondo, fino a questo momento è bellissima. Non ho pensato al 3° posto, è un discorso uscito dopo Napoli, ad un certo punto abbiamo pensato di lottare per i primi 8 posti e di restare nei primi 6. Sono importanti anche gli altri risultati, ma non vale niente se non saremo fare il nostro, non dobbiamo distrarci pensando agli altri, non possiamo e non vogliamo fare questi calcoli perché mancano 12 partite. Abbiamo cambiato i nostri discorsi da un certo punto, lo abbiamo fatto tutti, anche la società: adesso ce la giochiamo, sarà dura e difficile, ma il nostro obiettivo è diventato questo e ce lo giocheremo al meglio delle nostre forze, anche grazie alla spinta e all’entusiasmo che ci portiamo alle spalle, con meno pressione delle squadre concorrenti per cui l’Europa è una necessità».

Negli occhi ci sono ancora le immagini del ritorno da Napoli, una tifoseria pronta a riempire lo stadio in una giornata importante nel ricordo dei terremotati di Amatrice.«Di quel rientro rimane la felicità della gente, della città, del presidente e ti dà una gratificazione enorme sperare di regalare un sogno, la stagione più bella di sempre della storia dell’Atalanta. All’andata il pareggio fu uno dei tanti mattoncini, ci diede fiducia e continuità di risultato, perché in trasferta ci serviva per dimostrare solidità. La scelta di devolvere l’incasso dimostra una sensibilità importante, il mondo del calcio lo è in queste situazioni, l’Atalanta di più, e con lo stadio esaurito sarà un’ottima occasione per fare del bene».

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