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Venerdì 28 Febbraio 2014
Atalanta, ecco il codice etico
Ai giocatori vietate anche le slot
Un passo avanti nella lotta verso il calcioscommese, un modo per tutelarsi da protagonisti negativi del calcio moderno. Non c’è solo questo però nel codice etico redatto dall’Atalanta presentato dal dg Pierpaolo Marino. Ai giocatori è vietato avvicinarsi alle slot.
Un passo avanti nella lotta verso il calcioscommese, un modo per tutelarsi da protagonisti negativi del calcio moderno che negli ultimi anni hanno rovinato lo sport più seguito al mondo. Non c’è solo questo però nel codice etico redatto dall’Atalanta, inserito nel modello di gestione delle società, l’articolo 231.
A presentare il codice in casa Atalanta è stato il direttore generale Pierpaolo Marino, che ha toccato un po’ tutti gli argomenti etici riguardante il mondo sportivo, facendo anche riferimento ad alcune situazioni del mondo nerazzurro.
“L’idea non è nata facendo riferimento solo a quanto è successo qua all’Atalanta - ha affermato Pierpaolo Marino -. E’ un problema di tutto il calcio, addirittura abbiamo visto che si scommette in Asia sulle partite Primavera. Sono misure necessarie per tutelarci alla luce di quanto è successo in questi ultimi anni. Sono norme legate a questo ma non solo, visto che si chiede rispetto delle regole a tutti quanti lavorano nella società, ha una funzione sociale,una guida per i tesserati anche nei confronti delle nuove generazioni, nel rispetto di principi di lealtà, onestà. Ci sono regole comportamentali in campo e fuori, e per il primo caso vanno ad aggiungersi ad un regolamento interno già presente da anni. Abbiamo scandagliato tutti i tipi di reato possibile, grazie ad un lungo lavoro nato dal desiderio del presidente Antonio Percassi, creato insieme al Dottor Diego Fratus del Gruppo Percassi: il modello 231 è di circa 2mila pagine, il codice etico di una quindicina”.
Si è parlato anche del caso Masiello, coinvolto nel calcio scommesse quando vestiva la maglia del Bari, squalificato per 2 anni e mezzo, ma ancora sotto paga della società atalantina al minimo sindacale. Nel nuovo codice non esiste una fattispecie per chi in passato si è macchiato di tale colpa, ha poi spiegato il direttore Marino: sulla carta potrebbe anche tornare in campo, ma il dirigente ha fatto capire che è un argomento che sarà trattato in separata sede.
Tra i divieti spiccano appunto quelli di frequentare le slot machine e i luoghi dove si può scommettere online; di scommettere, per l’appunto, su qualsiasi altro sport e qualsiasi tipo di gioco d’azzardo; frequentare persone che scommettono o all’esterno della società o all’interno dei ritiri, qualsiasi tramite che possa permettere di entrare in contatto con il mondo delle scommesse, i cui flussi verranno controllati dai legali dell’Atalanta, per segnalare situazioni che possono sembrare anomale.
Le sanzioni sono previste anche per tutti gli altri dipendenti e vanno dall’ammonizione al licenziamento. Per quanto riguarda il rapporto con i tifosi, vengono sanzionati solo i rapporti economici, l’aiuto esterno all’attività degli ultras.
Si è parlato poi anche dell’attaccante Livaja e della sua esclusione dalla rosa dopo il match di Udine.”Il comunicato è l’espressione di quello che è successo. Nei soggetti più giovani le sanzioni devono essere rivolte alla tematica educativa. Le questioni nel calcio sono belle perché dividono: il provvedimento va inteso in senso educativo”.
Simone Masper
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