Atalanta, dal summit solo conferme
E da adesso buon lavoro a tutti!

In altre parole non è emersa una novità che è una rispetto alle precedenti circostanziate dichiarazioni pubblicate dalla totalità dei media, nei giorni scorsi, da parte del presidente Antonio Percassi, dal direttore generale Pierpaolo Marino, dal direttore tecnico Giovanni Sartori e dallo stesso mister.

Non si è trattato, comunque, di un vertice privo di contenuti: un primo doveroso confronto, in ogni caso, a una settimana dalla conclusione del campionato, tra chi ha la massima responsabilità nella gestione finanziaria del club e chi è chiamato a gestire di persona il parco giocatori. Ulteriori conferme, ribadiamo, dal tavolo dei lavori.

Già si sapeva, ad esempio, delle esigenze di sfoltire una rosa esageratamente numerosa; di doversi tuffare nel mercato per portare a casa tre-quattro innesti di spessore; di prendere in esame le possibili cessioni di uno dei tre figli di Zingonia, Baselli, Sportiello e Zappacosta e di un paio tra Carmona, Cigarini, Moralez e Denis; di valutare i giovani da aggregare, sin dall’inizio della preparazione estiva al gruppo dei titolari.

Importante è, poi, la piena sintonia emersa tra i presenti durante le circa quattro ore dell’incontro. Riteniamo, inoltre, che si siano fatti pure nomi e cognomi delle pedine da rincorrere sul mercato dando priorità al rapporto qualità-prezzo di ciascuno. Nulla di nulla è trapelato all’esterno. Al riguardo Marino ci ha ripetuto più volte che «se dovessimo informare in “diretta” sul prosieguo delle trattative in corso sarebbero autogol imperdonabili perché favoriremmo di colpo la concorrenza». Ultima annotazione anche in questo caso esente da sorpresa: Reja ha ribadito l’intenzione di riaffidarsi al modulo tattico 4-3-3. Di conseguenza compito degli operatori sarà quello di tenerne rigorosamente conto.

Arturo Zambaldo