Atalanta, corsa a ostacoli verso il Como

Si è di colpo affollata l’infermeria dell’Atalanta, al punto da complicare la marcia di avvicinamento verso la delicata sfida di sabato pomeriggio a Como. Sono tre, oltre al lungodegente Igor Budan, gli atalantini che ieri non si sono allenati con il resto della squadra: Vugrinec, Bernardini e Pazzini. Il primo sicuramente non sarà disponibile per la partita di sabato, mentre gli altri due elementi della rosa preoccupano molto meno. Ma ieri hanno lavorato a parte.

Cominciamo da Vugrinec, che martedì durante la partitella in famiglia si era procurato una distorsione alla caviglia destra. Ieri Vugrinec è arrivato a Zingonia soltanto attorno alle 16, vistosamente zoppicante. L’attaccante croato è stato sottoposto e radiografia e risonanza magnetica: entrambi gli accertamenti hanno escluso fratture, ma hanno al tempo stesso confermato la prima diagnosi, che parlava di distorsione. Per «Vuga», dunque, immobilizzazione della caviglia e sette giorni di riposo assoluto, prima di una nuova valutazione delle sue condizioni. Il croato dovrebbe dunque rimanere indisponibile almeno per un paio di partite.

Poi Bernardini e Pazzini. Il regista nerazzurro ieri ha effettuato soltanto la fase di riscaldamento, poi stop. Motivo: deve recuperare la contusione al gluteo sinistro rimediata lunedì sera poco prima del calcio di rigore fischiato a favore dell’Atalanta. Bernardini non dovrebbe essere in dubbio in vista del match di sabato pomeriggio, ma le sue condizioni saranno rivalutate oggi dai medici nerazzurri. Infine Pazzini, che ieri ha svolto un allenamento molto leggero per via di un «normale» affaticamento muscolare.

Sul campo di gioco non si è visto nemmeno Budan, per il quale lo staff nerazzurro ha previsto un lavoro di «scarico», visto il forte impegno sostenuto dal croato nei giorni scorsi, con partitelle a ripetizione. Ieri Budan ha dunque lavorato soltanto nella palestra del Centro Bortolotti.

Terminato il lungo bollettino medico, eccoci all’allenamento del resto della squadra, infoltita da alcuni elementi della Primavera. Come detto, la formazione, anche per via degli elementi fermi ai box, rimane in alto mare. Ieri il mister ha fatto disputare due partitelle in famiglia, evidentemente poco indicative in chiave formazione «anti Como».

Nel primo scampolo di partitella, la formazione «titolare» era addirittura composta da undici elementi più il portiere: Innocenti, Gonnella, Lorenzi e Bellini in difesa, Zenoni, Mingazzini e Marcolini a centrocampo, Gautieri e Montolivo sulla trequarti, Pinardi e Saudati in attacco. Impossibile dunque capire quali siano le intenzioni del tecnico, vista l’indisponibilità di elementi chiave come Bernardini e Pazzini. La seconda partitella non è stata disputata da Montolivo: l’Atalanta si è dunque schierata con il modulo tradizionale, con Gautieri e Pinardi a sostegno di Saudati unica punta. Ma non è detto che questa sia la squadra che scenderà in campo sabato a Como: per saperne di più occorrerà attendere l’allenamento che la squadra sosterrà oggi pomeriggio (alle 16 in campo) o, più probabilmente, la rifinitura, in programma per domani mattina (alle 10 in campo). Domani, dopo l’allenamento, la squadra si trasferirà in ritiro a Como.

QUI COMO Formazione in alto mare anche in riva al lago: ieri mister Fascetti ha guidato un allenamento con partitella a ranghi misti. Certe le assenze nelle file dei lariani di Rossetti e Lamacchi, mentre altamente probabile è anche quella di Bressan, ancora alle prese con un dolore al flessore sinistro. Ieri il giocatore si è allenato a parte, ma i bene informati lo danno indisponibile. A quel punto, Fascetti lo potrebbe sostituire con Ferrigno, ma indicazioni più precise si avranno soltanto oggi.

In difesa, possibile l’impiego sulla fascia sinistra di Tarantino, il difensore che l’Atalanta era stata sul punto di acquistare a gennaio, quando lo scambio con Rustico era stato sul punto di concludersi. Ieri Tarantino ha lavorato a parte per via di alcuni dolori muscolari, ma contro l’Atalanta dovrebbe esserci.

(08/04/20004)