Atalanta, con il Cagliari debutta Berisha
Gasperini: il salto di qualità si fa in trasferta

È già staffetta, ma solo per problemi fisici. Sportiello non dovrebbe farcela e contro il Cagliari il posto tra i pali dell’Atalanta verrà preso dall’albanese Berisha, fresco di presentazione.

«Sportiello in questo momento ha avuto un problema fisico, probabilmente gioca Berisha, è un’opportunità per vedere a che punto è il suo inserimento - ha affermato il mister nerazzurro Gian Piero Gasperini -: è una situazione normale, non vedo alcun problema. Grassi è da recuperare al meglio, l’ultima partita l’ha fatta con l’Atalanta lo scorso dicembre, va recuperato, come Carmona e Pinilla».

Non va giù all’ex tecnico genoano la considerazione che si ha della formazione nerazzurra: non una critica contro i rumors che arrivano dagli addetti ai lavori degli altri campi, ma uno stimolo ai suoi per dare una svolta alla stagione, che passa da un buon rendimento in trasferta. «La vittoria deve essere da stimolo: i tre punti devono aiutare a migliorare sotto tutti gli aspetti, abbiamo bisogno di crescere nella considerazione generale che c’è intorno a noi. Abbiamo sempre cercato il risultato pieno con il Torino e dobbiamo continuare su questo punto. Mi piace poco che si attenda l’Atalanta sempre come occasione di rilancio per gli avversari, dobbiamo essere noi a cambiare questa mentalità, il salto di qualità si fa in trasferta».

Mai come negli ultimi anni a Zingonia troviamo un mister che nasconda la formazione, viste anche le numerose alternative tattiche e tecniche. Contro il Cagliari Gasperini ritrova il suo bomber, ed ex atalanino, Marco Borriello. «Sono felice per lui, con me ha avuto la sua migliore stagione, qualche dispiacere me lo ha sempre dato da avversario e poi lo vedo bello in forma. La partita che conta è questa, poi dopo Cagliari vedremo che scelte fare in vista delle tre partite ravvicinate, ma non credo a stravolgimenti, ci serve continuità».

Un ultimo appunto sul calcio di rigore trasformato da Kessie contro il Torino: «L’ha tirato benissimo in una situazione complessa, non sono d’accordo che non lo debba tirare più, perchè calciarlo in quel modo in quel momento significa che hai freddezza e lucidità non indifferenti. Non è stato un bel gesto nei confronti di Paloschi e Gomez, i disegnati a calciare, perché per Paloschi la svolta passa anche da questi episodi come per tutti gli attaccanti. Il discorso è stato affrontato martedì di fronte alla squadra: sono situazioni che non si devono ripetere, ma l’aspetto tecnico va analizzato».

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