Atalanta comunque da applaudire
E i tifosi non si sono tirati indietro

Doccia scozzese per l’Atalanta. Peraltro per nulla annunciata. A infierire impietosamente sui nerazzurri il Sassuolo, penultimo. E dire che nel primo quarto d’ora della gara gli atalantini avevano sfiorato il gol in due propizie occasioni con De Luca.

Doccia scozzese per l’Atalanta. Peraltro per nulla annunciata. A infierire impietosamente sui nerazzurri il Sassuolo, penultimo. E dire che nel primo quarto d’ora della gara gli atalantini avevano sfiorato il gol in due propizie occasioni con De Luca. Ma alle reti sciupate, come accade spesso nel calcio, seguono quelle degli avversari.

Se l’Atalanta non è comunque riuscita ad annullare il passivo, lo deve alla sua prestazione certificabilmente sotto tono. Difficile, del resto, assegnare la sufficienza o poco più a tutte le pedine utilizzate da Colantuono. Anche la condizione fisica, tanto decantata sin dalla vigilia, con l’undici emiliano è venuta meno. Medesima cosa anche dal punto di vista del gioco. In altre parole l’esatto contrario della squadra ammirata e celebrata degli ultimi mesi.

Le cause? Nel calcio tutto è sostenibile compreso il suo contrario. Domanda immediata dei tifosi: è già finito il sogno europeo? Risultati e classifica alla mano, per fortuna non sono d’accordo. Il club orobico è sempre in zona, anche se, inevitabilmente, i tre punti concessi al Sassuolo avrebbero fatto particolarmente comodo.

Un peccato aver lasciato l’amaro in bocca ai quasi 20.000 supporter che con impareggiabile fiducia ed entusiasmo avevano affollato lo stadio Azzurri d’Italia. Al termine della sfida, in ogni caso, gli stessi sportivi, non si sono tirati indietro nell’applaudire la squadra. Squadra che, comunque, ci ha regalato sin qui una postazione in graduatoria già meritevole della massima considerazione.

Arturo Zambaldo

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