Atalanta, col Parma super motivazioni: da difendere il ruolo di vice scudettati

Domenica 9 maggio alle 15 la sfida dell’Atalanta con il Parma al «Tardini».

Sarà un Parma mogio mogio o di colpo reattivo quello di domenica pomeriggio 9 maggio che se la vedrà con la motivata Atalanta allo stadio Tardini. Difficile se non impossibile decifrarlo a tre giorni dalla matematica retrocessione in cadetteria. Molto dipenderà da come sta gestendo la malaugurata situazione mentale del collettivo l’allenatore Roberto D’Aversa che ha sostituito con assenza di risultati in gennaio Fabio Liverani. Ci manca, poi, l’assenza di cinque-sei titolari appiedati ai box per infortuni di vario genere. Questo e altro ancora collocano i nerazzurri al ruolo di favoriti d’obbligo alla vittoria. E non potrebbe essere diversamente, anche perché al di là di opposte motivazioni da ricordare il secondo posto della banda atalantina e il penultimo dell’undici emiliano. Per non parlare della disparità da mani nei capelli dei rispettivi attacchi con gli atalantini a quota 79 gol, parmensi a 36. Ma cifre a parte è la smagliante condizione di forma della formazione del Gasp non certo a caso attualmente vice campione d’Italia con larghi meriti. Del resto opinionisti e addetti ai lavori tra i più qualificati all’unanimità vedono l’Atalanta candidata numero uno alla qualificazione alla Champions per la terza volta di fila. Sempre in proiezione prossima-futura tirare in ballo la finalissima di Coppa Italia del 19 maggio a Reggio Emilia contro la Juventus è inevitabile. Una cosa è certa: mister Pirlo se potesse affronterebbe qualsiasi avversaria tranne noi. Vi sembra poco?

© RIPRODUZIONE RISERVATA