Atalanta, bentornata in Serie A Nelle strade della città grande festa

Missione compiuta: dopo un anno di purgatorio in Serie B l’Atalanta ritorna in Serie A. Gli ultimi 90 minuti di campionato hanno cancellato i residui timori di una beffa finale: pareggiando (0-0) con la Salernitana i nerazzurri di Mandorlini hanno staccato il lasciapassare per la massima serie, indipendentemente dai risultati conseguiti dal Messina (che si è imposto a Torino per 3-1) e dalla Fiorentina (sconfitta a Cagliari per 3-1). Al fischio finale di Paparesta è esplosa la gioia dei tifosi sugli spalti del Comunale. Una festa che è poi proseguita nella notte nelle strade della città e della provincia. Una promozione meritata, giunta al termine di un campionato per tre quarti dominato dal club bergamasco, con un girone d’andata senza sconfitte e qualche sofferenza solo nella seconda parte della stagione. Complici alcuni infortuni, quello grave a Budan su tutti, ma anche l’inesperienza di una squadra formata da tanti giocatori nati dopo il 1980. (foto Bedolis)

ATALANTA - SALERNITANA 0-0

Atalanta (4-3-3): Taibi, Bellini, Innocenti, Gonnella, Smit, Zenoni, Bernardini, Marcoini, Gautieri (25’ st Pinardi), Saudati (1’ st Pazzini), Montolivo (30’ st Budan). In panchina: Calderoni, Rustico, Mingazzini, Dalla Rocca. All. Mandorlini.

Salernitana (4-4-2): Botticella (38’ st Niosi), Mezzanotti, Rinaudo, Olivi, Molinaro, Corneliusson (28’ st Rocco), Guerreiro, Di Vicino, D’Aneiello, Nomwethe, Caputo (17’ st Improta). In panchina: Breda, Girardi, Rinaldi, Siniscalchi. All. Pioli.

Arbitro: Paparesta di Bari.

Note - Angoli: 6-1 per Atalanta. Recupero: 2’ e 1’. Ammoniti: nessuno. Spettatori. 20 mila circa.

L’ultima partita della stagione con la Salernitana si è chiusa senza reti ed è servita giusto per l’aritmetica, visto che anche una sconfitta poteva dare la promozione ai bergamaschi. Lo stadio ha iniziato a festeggiare fin dall’ingresso in campo delle due squadre e ha poi abbracciato tutti i giocatori rispettando la loro volontà di evitare l’invasione di campo. La Salernitana, salva e arrivata solo in giornata a Bergamo, ha creato davvero pochi problemi a Taibi, mentre i padroni di casa sono andati vicini al gol al 9’ con Saudati (buona la risposta di Botticella) e poi all’inizio della ripresa con un colpo di testa di Pazzini finito sul palo. Se l’Atalanta non è riuscita a segnare, lo stadio ha esultato lo stesso per i gol del Messina e, soprattutto, del Cagliari, che hanno tolto definitivamente significato alla partita di Bergamo.

(12/0672004)

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