Atalanta: arriva Lampros Choutos

Fare meglio del suo connazionale che l’ha preceduto in nerazzurro non sarà certo complicato. Ma l’Atalanta ha bisogno di molto, ma molto di più delle due presenze senza gol collezionate da Apostolos Liolidis nel 2002/03. Perché se società e allenatore sono stati chiari sul fatto che l’ultimo arrivato Lampros Choutos (attaccante classe 1979 nato ad Atene) non è il colpo di mercato destinato a risolvere i problemi dell’Atalanta, è fuori di dubbio che una squadra che in attacco dispone solo dell’incerottato Budan e del convalescente Pazzini, ora ha bisogno anche del contributo dell’attaccante greco. Uno straniero a metà visto che è cresciuto nella Roma (dai 13 ai 20 anni) con cui ha collezionato le sue uniche tre presenze in serie A (la prima a 16 anni). Nel gennaio 2000 è tornato in Grecia e con l’Olympiakos ha disputato 47 partite (con 22 gol) vincendo due scudetti. In estate è tornato in Italia, prelevato dall’Inter a parametro zero, ma con i nerazzurri milanesi non ha trovato spazio ed è così arrivato in prestito all’Atalanta.

La speranza è che confermi la vena realizzativa mostrata nelle giovanili: per quattro stagioni è stato il capocannoniere del campionato Primavera, con l’Under 21 greca (in cui è stato compagno proprio di Liolidis) ha lo score record di 18 reti in dieci partite. Con la nazionale A 11 presenze e due gol. In questa stagione si è limitato a qualche presenza come fuoriquota nella Primavera interista (l’ultima il 18 dicembre).

In casa nerazzurra c’è curiosità di conoscere l’attaccante greco, che non è però atteso come il salvatore della patria come si capisce dalle parole del tecnico Delio Rossi e del direttore generale Roberto Zanzi. «Choutos? Non rientra nell’ambito del rafforzamento deciso con la società – spiega Rossi –, ma è un uomo in più rispetto a quelli che devono arrivare e serve per fare numero».

Lei lo conosceva? «Me lo ricordo nelle giovanili della Roma. Poi ho perso le sue tracce e so che ora è nell’orbita del’Inter». Conta di impegarlo già in Coppa Italia o domenica? «Prima voglio conoscerlo e vedere come sta». Aspetta altre novità in settimana? «Io sono abituato a lavorare con quello che ho a disposizione. L’importante è essere chiari: se la società mi dice che i giocatori sono questi a me va bene così. Però devo saperlo». Come siete arrivati a Choutos? «Abbiamo sfogliato gli organici delle squadre di serie A – spiega Zanzi – alla ricerca di attaccanti poco utilizzati. Uno di questi era Choutos e visto che l’Inter aveva bisogno di mandarlo a giocare, le esigenze delle due società si sono incontrate. Ripeto però quel che ha detto il tecnico: è un giocatore in più rispetto alle due punte che abbiamo nel mirino».

(11/01/2004)

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