Atalanta, a Cagliari con un trio baby
Colantuono in controtendenza? No!

Non uno, non due ma addirittura tre! E sì, un terzetto di ventiduenni vestiranno, al pronti via, la maglia nerazzurra, domenica pomeriggio, allo stadio Sant’Elia di Cagliari. Alla faccia di chi ritiene Stefano Colantuono refrattario a concedere la dovuta fiducia ai giovani.

Non uno, non due ma addirittura tre! E sì, un terzetto di ventiduenni vestiranno, al pronti via, la maglia nerazzurra, domenica pomeriggio, allo stadio Sant’Elia di Cagliari. Alla faccia di chi ritiene Stefano Colantuono refrattario a concedere la dovuta fiducia ai giovani.

Così in Sardegna, salvo gli imprevisti dell’ultima ora, scenderanno subito in campo il portiere Sportiello, l’esterno difensivo Zappacosta e l’esterno di centrocampo D’Alessandro (ripetiamo, totale 66 anni).

I primi due, figli di Zingonia, confermati a pieni voti dopo l’esordio con il Verona; il terzo, acquistato in estate dalla gemellata Cesena, promosso in settimana titolare. Ma c’è di più. Non si tratta di ripieghi ma rigorosamente di prime scelte.

Fari, dunque, puntati sui primavera in particolare, comunque, su D’Alessandro anche perché l’ex romagnolo avrà il compito di subentrare a un giocatore di nome Bonaventura. Una bella responsabilità sulle sue spalle, non c’è che dire.

Ad avallare, in ogni caso, la scelta del mister atalantino puntuali intervengono affidabili addetti ai lavori che a vario titolo etichettano D’Alessandro la pedina ad hoc per non far rimpiangere, alla lunga, l’amato Jack. Ma torniamo agli annosi tormentoni che indicano Colantuono propenso nel girare le spalle pure ai baby meritevoli di ben altra considerazione. Se ciò corrispondesse alla realtà perché mai, allora, lo stesso allenatore non avrebbe deciso di utilizzare contro l’undici di Zeman giocatori di maggior esperienza, privilegiando in tal modo le rispettive carte d’identità?

Una strategia, tutto sommato, agevole visto che l’organico della corrente stagione presenta almeno un paio di atalantini in ciascun ruolo. Da tenere, inoltre, presente, ancora sull’argomento giovani, che l’Atalanta dei giorni nostri dispone anche di Boakye, di soli 21 anni, il quale in precampionato è risultato il miglior bomber e, di conseguenza sente la panchina sempre più stretta…

Arturo Zambaldo

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