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Venerdì 29 Maggio 2015
Atalanta, 10% dell’incasso per il Nepal
Il calcio si mobilita nell’ultima giornata
L’Atalanta gioca per il Nepal. Il club bergamasco ha annunciato che, attraverso la Caritas diocesana, devolverà il 10 per cento dell’incasso della sfida di sabato sera con il Milan alla popolazione duramente colpita dal terremoto di alcune settimane fa.
Per l’ultima giornata della Serie A, tutti i capitani delle squadre apporranno sulla propria divisa la fascetta dell’Unicef per ricordare il dramma dei bambini colpiti dal terremoto in Nepal. «Un semplice ma importante gesto che è stato possibile grazie alla disponibilità delle società del massimo campionato e della Lega Serie A che vogliamo ringraziare per la collaborazione ed il sostegno», ha dichiarato il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera.

Inoltre, al termine delle partite l’Unicef riceverà le maglie da gara autografate dai capitani scesi in campo nell’ultima partita della stagione 2014/2015, che saranno successivamente messe all’asta su questo indirizzo internet . I fondi raccolti andranno a sostegno dei progetti Unicef in Nepal.
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Marcello Sito
9 anni, 11 mesi
Ha indovinato sig.Romano...neanche due euro, per la precisione un euro e novanta, ossia il 10% del costo del biglietto in curva appena comprato...
fabio chinelli
9 anni, 11 mesi
Bel gesto, mi piacerebbe sapere quante altre società l'hanno fatto. Si può criticare Percassi su qualche cosa ma non certo sulla generosità. Marcello lei quanto ha donato del suo stipendio?
romano laini
9 anni, 11 mesi
Scommetto che lei sig. Marcello non ha devoluto neanche 2euro,il prezzo di un caffè...
Marcello Sito
9 anni, 11 mesi
Uella il 10% ...troppa grazia! Calcolando che non ci sarà poi sta gran folla quanti soldi saranno? Una settimana di stipendio di un giocatore?
GIANCARLO SALVONI
9 anni, 11 mesi
Trovo discutibile che una squadra di calcio devolva una parte degli incassi in beneficenza (qualunque esso sia il destinatario). Soprattutto se si pensa che la maggior parte delle società di calcio sono perennemente in perdita e non sono in grado di far fronte a tutti i costi extra gestione che le partite generano e che sempre è lo Stato a doversene occupare (es. Spese per le forze dell'ordine, spese per danni arrecati ai mezzi di trasporto in caso di incidenti, ecc.). Sarebbe invece eticamente corretta una raccolta su base volontaria rivolta ai tifosi.