Sport / Bergamo Città
Sabato 30 Agosto 2014
Amichevole Comark-Orzinuovi
Un match fra luci e ombre
Pregi e difetti della nuova Comark nell’amichevole di sabato al Centro sportivo Italcementi, di Bergamo. E non poteva accadere diversamente visto che il team cittadino ha nelle gambe e nella testa tredici giorni di allenamenti.
Pregi e difetti della nuova Comark nell’amichevole di sabato al Centro sportivo Italcementi, di Bergamo. E non poteva accadere diversamente visto che il team cittadino ha nelle gambe e nella testa tredici giorni di allenamenti. Si è trattato, comunque, di un buon test dal momento che il confronto è avvenuto con la pari categoria Orzinuovi: i quintetti in campo parlano di ambizioni di spessore.
Passiamoci sopra all’esito finale che ha premiato, in ogni caso, la Comark (79-65 il punteggio). Bene il grado di preparazione atletica, sin qui raggiunto e alcune individualità. Da rivedere e correggere la difesa e da eliminare qualche eccesso di ingiustificato nervosismo da parte soprattutto di Masper. A coach Alessandro Galli, pure lui piuttosto irrequieto dalla panchina, il compito di migliorare automatismi e quant’altro, come si è detto, nel reparto arretrato. Sotto l’aspetto dei singoli in palla Cortesi, Chiarello e Bona.
Cortesi è un’ala che all’occorrenza si destreggia con profitto pure da pivot senza, inoltre, farsi pregare nei tiri pesanti. Di Chiarello già conoscevamo le qualità tecniche e i micidiali movimenti in fase terminale. Bona abile nello sdoppiarsi da guardia e in cabina di regia. Nel corso del match Galli ha provato sia contemporaneamente i lunghi Chiarello e Masper sia alternandoli.
Ovvio che con la coppia sul parquet l’effetto, inteso nel più ampio senso del termine, è immediato. E’, però, quello, un lusso che in campionato ci si potrà permettere unicamente a tratti considerando la carta d’identità di entrambi. In alternativa all’uno o all’altro, per fortuna, è utilizzabile il citato Cortesi dotato anche di particolare agonismo. A fine partita il direttore sportivo Zonca ha commentato “In meno di due settimane dal raduno non c’è da pretendere che si sia al top. Il duro lavoro in palestra lo si avverte subito anche perché non c’è giocatore che non si applichi al massimo. Avendo di fronte un’avversaria di concrete aspettative sono così emersi i rimedi da portare nel mese che ci resta al via del campionato”.
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