Sport / Bergamo Città
Mercoledì 04 Aprile 2018
All’Atalanta è mancata la benzina
Testa alla Spal per il riscatto immediato
Adesso si fa dura. Conterà avere sangue freddo, raccogliere le energie rimaste per un finale da campionato verso il grande obiettivo, l’Europa Bis. È arrivata inaspettata la sconfitta contro la Samp, uno scontro diretto vero e proprio, che complice il 3-1 a Marassi mette l’Atalanta in svantaggio in caso di un arrivo a pari merito in volata.
Nessun furto a Bergamo, questo è stato chiaro: la Samp è stata fortunata, perché riuscire a passare in vantaggio al primo mezzo tiro in porta non è da tutti, per di più su un colossale regalo della difesa bergamasca. Da metà campo in su, però, il calcio di Gianpaolo è efficace e fa brillare gli occhi, un gioco semplice, palla a terra in spazi stretti che manda in confusione in alcuni tratti del match i nerazzurri: novanta minuti ben distribuiti come predominio territoriale e di occasioni che ci potrebbero far dire che il pareggio fosse il risultato più giusto, ma la realtà dei fatti è altra.
Due errori difensivi che fanno anche riflettere sulle alternative a disposizione di Gasperini: il retropassaggio di Castagne è dei meno adatti sullo svantaggio, anche se l’errore più grande è quello di Toloi che non riesce a spazzare nel modo giusto e si fa anticipare; Haas si addormenta e il suo retropassaggio porta al gol decisivo. Sicuramente non si stanno condannando due giocatori che hanno tutto il tempo per riscattarsi e speriamo anche le possibilità, ma purtroppo questa volta la fortuna non è stata dai nerazzurri, che hanno centrato una traversa con Petagna sullo 0-0, fallito il vantaggio con Castagne e colpiti e affondati nell’unico spunto doriano.
Nella corsa di Masiello verso Zapata lanciato a rete c’è tutta la giornata storta dei nerazzurri: la vittoria con l’Udinese è già nel dimenticatoio, non le scorie a livello fisico, è mancata un po’ di benzina e anche mister Gasperini non l’ha nascosto. Il pareggio è stato il giusto premio per Toloi, tra i leader di una difesa che fino a quel momento aveva subito solo 6 gol nel ritorno: inesauribile stantuffo è stato ancora una Freuler e sprazzi di buon avvenire sono quelli di Barrow, presente nell’azione del pareggio. Da lì in poi cosa è successo? I nerazzurri sono nettamente calati, i genovesi hanno spinto, hanno costruito, hanno chiamato Berisha, già brillante protagonista su una punizione di Ramirez, uomo del match, dopo il vantaggio doriano, ma nulla ha potuto sullo sciagurato retropassaggio di Haas. Si è spenta la luce e non c’ è stato più nulla da fare, nonostante mancassero una decina di minuti al termine.
Metterci una pietra sopra, al più presto e pensare che fare il colpo in casa della Spal sabato 7 aprile possa bastare nuovamente per ripassare in testa, causa la concomitanza di Roma-Fiorentina e Sampdoria-Genoa. È la seconda sconfitta casalinga del 2018 dopo quella con il Napoli e soprattutto vale un settimo posto a pari merito con Fiorentina e Samp. Sarà una grande volata e alla fine sarà ancora più bello godersi l’Europa. “Noi ci crediamo” cantano i doriani, lo stadio di Bergamo si svuota nella pioggia, se ci credono loro lo deve fare l’unica del trio al 7° posto che quest’ anno ha giocato oltreconfine.
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