AlbinoLeffe Triestina a porte chiuse

L’occasione è ghiotta, ma guai a farsi prendere dalla «gola». Reduce dai fasti modenesi, l’AlbinoLeffe del Mondo e del neo-bomber Ruopolo si gioca oggi contro la Triestina al Comunale off-limits (alle 15 a porte chiuse, diretta Sky Calcio 13, visibile anche agli abbonati del pacchetto Sport) una succulenta e doppia chanche: allungare sugli alabardati, lasciando i rivali a –6; spiccare un meraviglioso balzo verso il traguardo-salvezza, che in caso di colpaccio, a quota 35, poi sarebbe questione di piccolo cabotaggio e magari di licenza ai sogni.

Ma tra il dire e il progettare c’è di mezzo la Triestina dell’ex Testini, dei numeri da prendere con le molle e di quelli da prendere con le pinze. Da prendere con le molle i sei punti nelle ultime cinque partite, il ko casalingo col Treviso di sabato scorso, i 16 gol in 22 gare con tredici marcatori diversi (Testini compreso), che significa quarto peggior attacco del campionato e assenza di un bomber principe, chè il cannoniere più prolifico è lo squalificato Piovaccari, a quota 3, seguito da Graffiedi, a 2. Insomma, alabarde tutt’altro che affilate ma attenzione al tranello. Perché la banda Agostinelli è talmente imprevedibile da sfuggire alla logica calcistica, e perché la Triestina formato esportazione ha numeri di tutto rispetto. Tre colpacci e 15 punti, 7 gol sul gobbone (sui 18 totali) in 10 gare, «scalpi» eccellenti (Cesena su tutti) e una sola batosta, nel derby di Vicenza (0-3).

E poi c’è la qualità. E quella giuliana, specie dalla cintola in su, abbonda anche se non sempre paga. Al punto che all’andata, al «Rocco», nella serata del primo successo seriano (2-1, Gori e un rigore di Ferrari), Agostinelli varò un attacco forza 4 che fece la gioia del Mondo, e per i suoi fu un patatrac. Ma a bocce ferme Testini e Graffiedi, Eliakwu e i regali di Natale, Marchesetti e Della Rocca, sono clienti da tener d’occhio e con un denominatore quasi comune, la pericolosità in campo aperto, ossia la la velocità in contropiede. Il «quasi» è l’ex meteora atalantina, Luigi Della Rocca, che rapido lo è per modo di dire ma è pur sempre temibile su palle aree dentro e nei pressi dell’area di rigore. Se, come pare, Agostinelli punterà su di lui per surrogare Piovaccari, si prospetta un pomeriggio da gomiti e contraerea per il rientrante Santos e i colleghi Dal Canto e Innocenti e da antenne dritte per i centrocampisti nostrani sui movimenti post-spizzata di Graffiedi, Testini e dello stesso Allegretti, nominalmente regista, in realtà mezzapunta prestato alla mediana. Se nella Triestina toccherà al terzino Pivotto fare l’ala destra, lui e Gorgone saranno gli unici argini davanti alla difesa, che tra Kyriazis, Lima e Mignani abbonda di centimetri ed esperienza ma non certo di rapidità.

Per questo, per bloccare sul nascere l’azione giuliana e ripartire, Mondo potrebbe ripristinare il 3-5-2 abbandonato a Bologna per la contemporanea assenza di Santos e Del Prato, puntando sulla rapidità di Cellini, sulla voglia di rivincita dell’ex Ruopolo e sulla ritrovata verve di Gori, in versione lusso una settimana fa al Braglia. Mai come stavolta il condizionale è d’obbligo, vuoi per le precarie condizioni di Cellini (in campo ieri dopo due giorni ai box per tracheite), vuoi per il criptico sorriso con cui il Mondo - che ha ritrovato la parola - ha glissato sul principale nodo tattico (difesa a 3 o a 4?) rimandandone la soluzione in extremis. Ma a prescindere dalla gola di Cellini e da plausibili e sempre possibili invenzioni del Mondo, la questione Triestina è lì sul piatto: se oggi vince l’AlbinoLeffe vola, se non perde tiene il passo e continua la marcia. E magari farebbe ritrovare il buonumore alla dirigenza seriana, inviperita dal doppio no sul fronte stadio (agibilità ridotta, ingresso per gli abbonati) ricevuto ieri dall’Osservatorio. «Ci trattano come se avessimo 8 mila abbonati - ha detto ieri il diggì seriano Sandro Turotti -. È assurdo».(17/02/2007)

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