«Al Giro, giusto ora ricorrere ai Dpi. Cattaneo può far bene»

LA TELEFONATA. Andrea D’Alessio, medico al Policlinico di Zingonia, torna sui casi di pandemia. «In calo ma i team siano prudenti».

Il Giro d’Italia da Scandiano ha puntato su Viareggio portandosi appresso l’inquietante strascico del Covid che ha costretto al ritiro, tra gli altri, di Remco Evenepoel. Ne parliamo con il dottor Andrea D’Alessio, responsabile di Medicina Interne e Oncologia del Policlinico San Marco di Zingonia che la pandemia l’ha vissuta in prima persona nel proprio reparto in soccorso a tanti pazienti. «Non siamo più di fronte a una emergenza Covid, siamo cioè passati da una condizione di pandemia a una di epidiamia. L’incidenza dei nuovi casi identificati e segnalati con infezione da Sars-CoV-2 in Italia è in progressiva diminuzione. Da qui deriva l’abolizione dell’obbligo dei Dpi (dispositivi di protezione individuali) in pubblico, in alcuni sport i controlli sono effettuati solo su soggetti sintomatici. Nel ciclismo non c’è obbligo di eseguire tamponi a tappeto sui corridori. Le squadre eseguono autonomamente i test e decidono di conseguenza lo staff medico e i direttori sportivi per cui se lo ritengono opportuno fermano prudenzialmente i corridori, come nel caso di Evenepoel». Nel frattempo l’organizzazione del Giro è ricorsa all’utilizzo dei Dpi nelle aree di contatto con i corridori. «Intervento condivisibile – sottolinea il medico – ricorrere cioè al lavaggio delle mani, all’areazione degli ambienti, consente di evitare dei microfocolai. La prudenza e il buon senso è d’obbligo, consentono di evitare guai peggiori».

«Classifica da scoprire»

Da appassionato di ciclismo si addentra nella tappa vinta dal danese Magnus Cort Nielsen. «Tappa bersagliata dalla pioggia, sono tutti da elogiare, dal primo all’ultimo, certo che se a De Marchi fosse riuscita la vittoria…Lui è stato comunque commovente. La classifica è ancora tutta da scoprire anche se Thomas e Geoghegan Hart l’hanno in pugno. Provo ammirazione per Damiano Caruso e per gli stessi tre bergamaschi nella tappa odierna (quella di martedì, ndr) si sono battuti alla grande: Rota è in crescita, senza Evenepoel Cattaneo è destinato a fare bene. Rimane Consonni del quale ho grande stima per la sua sensibilità (è vicino ai ragazzi diversamente abili del Team Valcavallina Bike di cui D’Alessio è presidente, ndr): non gli è andata bene ma riproverà».

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