L’Atalanta ha raggiunto Sarre, in Valle d’Aosta, dove da domani mattina darà inizio alla seconda fase della preparazione, dopo quella di adattamento alla fatica della scorsa settimana a Bormio. La comitiva nerazzurra è giunta nel piccolo centro nel primo pomeriggio e subito si è resa conto che l’aria di qui (poco più di 600 metri d’altitudine) non è quella fresca dei 1.200 metri della Valtellina. Il caldo, appena mitigato da folate di vento che salgono dal fondovalle, è sensibile anche da queste parti.
Mandorlini non ha perso tempo. Dopo il pranzo all’Etoile du Nord, l’accogliente albergo che anche quest’anno è sede del ritiro, ha concesso ai giocatori un paio d’ore di riposo e poi li ha convocati al campo per una leggera seduta d’allenamento. A parte i tre portieri, che sono stati precettati da Malizia, gli altri hanno lavorato agli ordini del professor Giorgio D’Urbano, eseguendo corse, accelerazioni, esercizi a terra, qualche palleggio a coppie e stretching finale.
Le novità - E’ rientrato in gruppo Natali, che ha smaltito l’attacco febbrile che sabato lo aveva bloccato a Bormio. Saudati tornerà a disposizione domani, dopo aver goduto di un paio di giorni di permesso. Infine, c’è stato il cambio della guardia fra i medici: è ridisceso a Bergamo il dottor Sgherzi, che aveva seguito la squadra a Bormio, ed è arrivato il dottor Rigo.
Oggi, e per tutta la settimana, doppia razione quotidiana: palestra, lavoro atletico e test al mattino, tattica e tecnica al pomeriggio. Anche la Valle d’Aosta imparerà a conoscere gli urli di Mandorlini.
(20/07/2003)
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