Tiri liberi sul basket bergamasco
Comark, disastro da cancellare

Perché meravigliarsi per la scoppola subita dalla Comark domenica a Osimo? Sarà stata un'amara sorpresa per chi era solito magnificare la campagna estiva acquisti-cessioni. Dopo essersi privata in un sol colpo di pedine di indiscutibile caratura tecnica e agonistica come Gamba, Guarino e Rossi, senza sostituirle con elementi di pari valore, era difficile ipotizzare che la Comark potesse ripetere il brillante risultato conseguito in regular season nella passata stagione.

Le prime ravvisaglie si sono riscontrate nel recente precampionato con l'eliminazione già al secondo turno dalla Coppa Italia, unica rassegna ufficiale disputata. Coach Simone Morandi non era per nulla complice dell'eccesso di ottimismo che aveva contagiato pure gran parte della dirigenza, anche se una batosta come quella in terra marchigiana lo stesso tecnico non l'aveva nemmeno lontanamente messa in preventivo.

È il caso di ricordare che la Comark è stata stracciata a 360 gradi per di più da un team il cui principale obiettivo è di salvaguardare l'appartenenza in serie A dilettanti. Di fronte al mare di storture emerse, consoliamoci al pensiero di una Comark che peggio di così non avrebbe potuto esibirsi, per cui attendiamoci tempi migliori.

A cominciare, però, dalla prossima giornata, approfittando anche della complicità del calendario che spedirà al PalaFacchetti il Fidenza, altra formazione di fascia medio-bassa. Per far dimenticare di botto Osimo non ci accontenteremmo di brindare soltanto alla prima vittoria del torneo.

Per una riconciliazione totale e immediata con la tifoseria bisognerà che capitan Reati e compagni forniscano una prestazione figlia delle possibilità della squadra trevigliese: non da voli pindarici ma nemmeno insignificanti.
 A. Z.

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