Pallacanestro, Intertrasport
ridimensionamento inevitabile

La «vicenda Gamba» (il capitano di lungo corso dell'Intertrasport è ormai da considerarsi un ex) è da ritenersi, secondo noi, figlia della nuova linea gestionale instaurata dal sodalizio trevigliese. Non è questione di riconoscenza o altro nei confronti della bandiera del team della Bassa ma di un fisiologico adeguamento della voce uscite di bilancio in linea con la sopraggiunta crisi economica che di riflesso sta pesando fortemente anche sul pianeta sport.

In altre parole, la richiesta di una riduzione di compensi proposta a Gamba deve essere stata estesa all'intero organico, complice con ogni probabilità la non ancora metabolizzata amarezza per la mancata promozione più volte annunciata da molte parti.

Una cosa è, comunque, certa: salvo specifiche eccezioni, a un ridimensionamento di natura economica corrisponde puntualmente una brusca frenata nell'ambito degli obiettivi. E sta qui, signori, l'ineluttabile chiave di lettura da ricondurre ai ristrettivi imput appena lanciati dalla società.

La stessa contestata partenza dell'allenatore Lino Frattin (in due anni più che bravo durante la regular season, ma non esente dal clamoroso fallimento, al pari dei giocatori, senatori in testa, nei successivi playoff) andrebbe messa in relazione ai nuovi progetti del team presieduto da anni da Enzo Mazza.

Con una situazione del genere siamo, allora, di fronte a uno scenario che si va delinenado in maniera alquanto preoccupante? Mai esagerare in pessimismo visto che anche le altre squadre del girone nord, più o meno, dovrebbero risentire della palpabile, diminuita liquidità.

Anche questo va sottolineato rigorosamente per attenuare il progredire del malcontento evidenziato da gran parte della tifoseria che, in ogni caso, occorre tenere nella dovuta considerazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA