Consigli salva l'Under 21
Contro la Serbia finisce 0-0

È scattata la fase finale del campionato europeo Under 21 che si disputa in Svezia e l'Italia di Casiraghi ha debuttato con un pareggio non esaltante per 0-0 contro la Serbia. Il portiere atalantino Consigli è stato grande protagonista con un intervento prodigioso che ha salvato il risultato.

ITALIA-SERBIA 0-0
ITALIA (4-3-2-1): Consigli 6,5; Motta 5,5 (32' st Pisano sv), Andreolli 6, Bocchetti 6,5, Criscito 6; Marchisio 5,5, Cigarini 5,5, De Ceglie 5,5; Giovinco 6, Balotelli 5,5 (22' st Abate sv); Acquafresca 5,5. In panchina: Sirigu, Marzoratti, Ranocchia, Morosini, Dessena, Candreva, Poli, Cerci, Paloschi, Seculin. All. Casiraghi 5,5.
SERBIA (4-3-1-2): Brkic 6,5; Tomovic 6,5, Vukovic 5,5, Pejcinovic 6, Petkovic 6; Fejsa 6, Smiljanic 6,5, Matic 6 (40' st Tomic sv); Kacar 6,5; Sulejmani 5,5, Tosic 5,5. In panchina: Saranov, Jovanovic, Gulan, Milinkovic, Veljovic, Obradovic, Tadic, Brezancic, Vilotic, Perovic, Zivkovic. All. Krcmarevic 5,5.
ARBITRO: Proenca (Por) 5,5
NOTE: spettatori 7.100. Ammoniti Balotelli, Marchisio, Petkovic, Pisano. Angoli 5-4. Recupero 2'+4'.

Meglio di due anni fa in Olanda, ma non proprio come avrebbe sperato Casiraghi. L'Italia Under 21 comincia l'Europeo di Svezia con un 0-0 contro la Serbia a Helsingborg. La sconfitta di Nijmegen del 2007 non è stata vendicata ma gli azzurrini non possono lamentarsi più di tanto, perché se è vero che nel primo tempo hanno avuto le migliori occasioni per segnare, è altrettanto indiscutibile che nella ripresa la squadra di Krcmarevic avrebbe meritato il gol in un paio di circostanze.

Un punto giusto, anche se la classifica della squadra di Casiraghi avrebbe avuto bisogno di altro. Venerdì, infatti, si affronterà la Svezia (che ha liquidato 5-1 la Bielorussia), bisognerà vincere per evitare un eventuale pericoloso sorpasso della Serbia ma per riuscirci servirà un'altra Italia.

Non certo quella dai due volti vista ad Helsingborg. A un primo tempo dominato sul piano dei pericoli creati, ha fatto da contraltare una ripresa in cui le distrazioni e gli errori commessi stavano per costare molto caro.

Ci si aspettava sicuramente di più dal tridente Giovinco-Acquafresca-Balotelli che Casiraghi schiera da subito, confermando la formazione attesa, con Marchisio-Cigarini-De Ceglie trio di centrocampo. Nonostante il grande potenziale offensivo, gli azzurrini soffrono la buona partenza dei serbi, che al 12' si rendono pericolosi con un tentativo di Kacar.

La squadra di Casiraghi non si impaurisce e replica subito, prima con un velenoso tiro a pallonetto di Giovinco alzato in angolo da Brkic, quindi con un colpo di testa di Acquafresca fuori misura. Per trovare il giusto assetto, però, l'Italia ci mette una mezzoretta e solo nel finale di tempo si fa vedere con una certa continuità nella metà campo serba. Giovinco e Bocchetti spaventano la retroguardia avversaria ma mai quanto Balotelli, che al 41' ubriaca di finte Petkovic prima di chiamare Brkic a un'altra parata provvidenziale.

Nella ripresa, un colpo di testa di Acquafresca (potente ma centrale) e una grande occasione sprecata da Giovinco, che fallisce un pallonetto da solo davanti al portiere, lasciano presagire al vantaggio e invece il gol rischia di farlo la Serbia.

Al 28' Consigli sfodera un intervento prodigioso sul neo genoano Tomovic, quindi al 29' viene salvato dal palo su una bella semi rovesciata di Kacar. Passata la paura l'Italia si limita a gestire lo 0-0 fino alla fine. Adesso nella testa c'è già la Svezia, una partita quasi da dentro o fuori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA