Quella di Nadia è la seconda medaglia vinta dall'Italia a questi Mondiali, dopo l'argento di Peter Fill nel superG maschile. La Fanchini è così riuscita a migliorare il quarto posto che aveva ottenuto nel superG di Bormio 2005.
Alla vigilia Nadia sentiva odore di podio e, consapevole dei propri mezzi, aveva dichiarato: «Io corro per una medaglia, corro per vincere». ma le favorite all'oro erano proprio le due atlete che l'hanno preceduta e il bronzo è da considerare un risultato più che positivo. Nadia, che aveva anche detto di sentirsi bene, aveva storto un po' il naso solo per via del fatto che l'ultima prova cronometrata prima della gara era stata annullata per non rovinare la pista, da fresare a dovere a causa di un rialzamento della temperatura. «Peccato - aveva commentato - ci tenevo per studiare bene le linee giuste e per capire esattamente come sta il mio ginocchio destro dopo la botta rimediata nella caduta di giovedì scorso». Il terzo posto dice che le gambe di Nadia hanno funzionato.
Volto teso subito dopo la gara. Per la fatica ma anche - dice lei - perché «l'attesa di questo podio è stata straziante». Una gara da batticuore per lei, per le sorelle Elena e Sabrina, per gli spettatori. «Ma oggi mi sentivo tranquilla e sicura. Sapevo che potevo farcela», aggiunge Nadia. «L'unico problema l'ho avuto all'altezza della curva dove in prova ero finita contro le reti. Inconsciamente ho rallentato un po' e resta un pizzico di rabbia per aver perso l'argento per soli 5 centesimi di secondo. Ma va bene così».
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