Atalanta, cercasi vittoria
Allontanare lo spettro del 2° ko

Lasciamoci volentieri alle spalle il ricordo della scialba prestazione dei nerazzurri e la relativa battuta di arresto di Trieste per proiettarci al prossimo turno casalingo di domenica sera contro il Torino. Tutti si attendono un immediato riscatto dei nerazzurri.

Lasciamoci volentieri alle spalle il ricordo della scialba prestazione dei nerazzurri e la relativa battuta di arresto di Trieste per proiettarci al prossimo turno casalingo di domenica sera contro il Torino. Mister, giocatori e supporter invocano ragionevolmente l'immediato riscatto anche se, poi, sarà il campo a dare il verdetto. Quali saranno le considerazioni che scaturiranno a seconda del risultato finale? Cerchiamo di ipotizzarle.

IL SUCCESSO SPIAZZEREBBE TUTTI
Superando l'undici piemontese si gioirebbe, soprattutto, per i tre punti in tasca, trasferendo ad altri lo sgradito fanalino di coda della classifica. Se, inoltre, si riuscisse a fornire una prestazione convincente si scioglierebbero di colpo gli allarmismi (parte dei quali giustificati) innescati a destra e a manca nel corso di questa settimana. In caso di successo risicato il prosieguo di malumori, invece, non cesserà comunque anche se gli stessi verrebbero ammorbiditi all'insegna del “chi vince ha sempre ragione”. L'importante sarà non cadere in facili entusiasmi. Alle battute iniziali del torneo la parola “rodaggio” è quanto mai da tenere presente.

IL PARI RIMANDEREBBE GLI SCRUTINI
L'ormai celebre brodino servito da sempre a chi ha fallito la “prima” scatenerebbe altrettanti pareri discordanti: alcuni opterebbero per il bicchiere mezzo pieno altri l'opposto. In realtà esaminare un team dopo sole due gare è azzardato, quasi una questione da maghi. Un paio di esempi: ricordate la stagione-Guidolin con un 5-2 all'esordio con istantanei commenti inneggianti le Coppe europee alle porte? Ad una decina di anni di distanza ecco la sconfitta a Cagliari per 0-2 che fece pronosticare ad alcuni guru locali una inevitabile retrocessione all'Atalanta degli Inzaghi e Lentini. L'esito di entrambe le annate fu l'esatto contrario di quelle profezie.

UN ALTRO KO, APRITI CIELO
Se la coppia di ex Cerci - Brighi replicasse le prodezze della sfida con il Sassuolo, apriti cielo. Non vorremmo essere allora nei panni di Stefano Colantuono e del resto della pattuglia atalantina. Andrebbe in scena una serie di processi con giudici scatenati e implacabili nell'emettere inappellabili sentenze. Giuria popolare delle tribune compresa. Noi preferiamo chiudere qua ogni tipo di storielle privilegiando il buon senso e un pizzico di serietà che anche in un gioco come quello del calcio alla fine premia in più circostanze.

Arturo Zambaldo

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