Sport / Valle Seriana
Mercoledì 28 Agosto 2013
Rovetta azzoppato dall'incendio
Maglie e palloni, tanta solidarietà
Hanno tagliato la cresta al galletto ma il suo cuore pulsa ancora. Con battito rinnovato, vista la solidarietà: «Di questa brutta vicenda guardiamo il lato positivo - dice Gian Pietro Percassi -. Nel calcio c'è ancora gente di cuore».
Hanno tagliato la cresta al galletto ma il suo cuore pulsa ancora. Con battito rinnovato, vista la solidarietà: «Di questa brutta vicenda guardiamo il lato positivo - dice Gian Pietro Percassi -. Nel calcio c'è ancora gente di cuore».
Il galletto è da sempre lo stemma dell'Us Rovetta, a cui tre giorni fa un incendio doloso ha distrutto in toto l'attrezzatura sportiva. Su per giù 10 mila euro di danni e una domanda fastidiosa quanto le fiamme divampanti nel magazzino.
Ora che si fa, con oltre 150 ragazzi fra settore giovanile e prima squadra (in Seconda categoria) ai nastri di partenza della nuova stagione? «Ce lo siamo chiesti appena giunti sul posto a vedere che succedeva - continua il dg Percassi (per tutti "Pelo" nel calcio dilettantistico provinciale bergamasco) -. La notte non abbiamo dormito, poi da lunedì fortunatamente qualcosa s'è mosso».
Ovvero è capitato che il Csi, tramite una società limitrofa, abbia promesso una fornitura di 20 palloni. Che un tal Piero, residente in zona, abbia fatto recapitare un buono spesa di 1.000 euro. Che un dirigente di una società attualmente inattiva, abbia cercato contatti per l'alta val Seriana per far sapere che «in soffitta avrei una mezza dozzina di mute di maglie inutilizzate. Sono granata, se non vi offendete...».
«Molto c'è ancora da fare per tamponare la situazione, ma questo è un punto di partenza - continua Percassi, parlando a nome di tutta la società -. Visti i tempi che corrono a caval donato non si guarda in bocca. Grazie a tutti». Certo, servirebbero ancora il materiale da allenamento e altre maglie. Poco importa se per la prossima stagione qualche squadra abbandonerà i colori tradizionali (nero, rosso e giallo), anzi, dietro c'è un po' di poesia.
Il calcio a volte non ha colori, sotto ogni maglietta c'è sempre un cuore che batte per un pallone. A rincorrerlo, a Rovetta, in tredici anni di attività sono stati più di 600 ragazzi: «Spero e credo che il danno che abbiamo subito non sia una cosa mirata - chiude Percassi, da giocatore ex centrocampista di Virescit e Atalanta -. Non abbiamo debiti, non abbiamo mai esonerato un allenatore, abbiamo sempre accettato le iscrizioni di tutti i ragazzi che si comportavano in un certo modo».
Tutto vero, finalità sociale prima che calcistica, e il (bel) riconoscimento viene da una gara di solidarietà che ricorda un po' la storia di «La vita è meravigliosa». Per sei delle ultime sette estati da queste parti è stata ospite l'Atalanta, che ancora non s'è fatta viva. Sarà che i nerazzurri sono impegnati a rialzare la testa nel post Cagliari. Di certo, in attesa che qualche nuovo amico lo aiuti a sistemare la cresta, il cuore del galletto di Rovetta è tornato a battere.
Luca Persico
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