Sport / Bergamo Città
Martedì 20 Agosto 2013
Raimondi pensa al Cagliari:
«Mai dimenticare di essere umili»
Manca ormai meno di una settimana all'inizio della Serie A e l'Atalanta ha ripreso gli allenamenti in vista dell'esordio di Trieste contro il Cagliari, in programma domenica 25 agosto alle 20.45. E Raimondi ha già la testa sul prossimo avversario.
Manca ormai meno di una settimana all'inizio della Serie A e l'Atalanta ha ripreso gli allenamenti in vista dell'esordio di Trieste contro il Cagliari, in programma domenica 25 agosto alle 20.45.
Archiviata la qualificazione in Coppa Italia dopo il 3-0 sul Bari, Cristian Raimondi ha già la testa sul prossimo avversario della squadra nerazzurra. «Il 3-0 non ci deve illudere e nemmeno l'eliminazione del Cagliari dalla Coppa - ha esordito il difensore bergamasco -. Loro trovano sempre gli stimoli nonostante i problemi che hanno: sarà una partita difficile, ma le sensazioni sono buone. Stiamo giocando bene, la strada è giusta, ma è molto lunga: dobbiamo essere pronti a tutto, curando i minimi particolari per vincere contro le squadre del nostro livello. La prima difficoltà è quella di vedere tutte le cose negative per loro e quelle positive per noi. Partono avvantaggiati, noi vogliamo arrivare a fare tanti campionati di A di fila come loro. Sarà difficile e non cambia niente anche se giocano a Trieste. Dobbiamo essere umili, poi i giocatori di qualità li abbiamo».
Contro il Bari Raimondi è stato schierato nell'inedita posizione di terzino sinistro, vista la moria di esterni che ha colpito la formazione nerazzurra: «C'era la necessità di giocare lì, nessun problema, cerco sempre di fare quello che posso per la squadra. È andata bene, l'importante era passare il turno, perché non è sempre così facile all'inizio della stagione. L'unico ruolo in cui non mi vedrete mai sarà in porta, ma non potrei dire di no a tutto il resto per la gratitudine d'indossare questa maglietta. Potrei vedermi anche come interno di centrocampo, alla fine lì non è chiesto d'impostare, ma è più un ruolo di corsa, inserimento e raddoppio e l'ho già fatto in passato. Il primo obiettivo è sempre quello di squadra, la salvezza, magari tranquilla come negli ultimi anni, poi è logico che spero di giocare il più possibile».
Da uno dei più esperti del gruppo atalantino arriva anche un plauso all'inizio di stagione di Marko Livaja e un incoraggiamento al compagno di reparto, il giovanissimo romeno Nica. «Livaja può migliorare ancora tanto, e da uno come lui mi aspetto quello che ci ha fatto vedere: l'importante è che dimostri la voglia che ha di lavorare in questo periodo e con questa convinzione. Nica è un giovane interessante, è esplosivo, ha delle qualità fisiche interessanti, gli va dato tempo di inserirsi e sbagliare, perché può sbagliare, contando che viene da un altro campionato. Per come vedo io il calcio spero di dargli una mano ed essergli da esempio anche se abbiamo lo stesso ruolo».
Simone Masper
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