«Contro il razzismo negli stadi
necessaria la tessera del tifoso»

«Punire le società non è la soluzione, perché rafforza il potere degli ultras, che, in più occasioni, hanno dimostrato pericolose ingerenze nelle politiche dei club - ha aggiunto l'assessore Rossi -, quindi ben vengano iniziative rivolte alla sensibilizzazione e alla formazione dei tifosi».

«Ma per renderla davvero efficace, è indispensabile la tessera del tifoso»: è il commento di Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia, circa l'idea del ministro Kyenge di dare inizio, a settembre, a una campagna di sensibilizzazione, per contrastare il problema del razzismo negli stadi. "Persino nelle cosiddette 'amichevoli pre-campionato' si è riproposto lo squallido spettacolo dei cori razzisti - ha detto il tre volte oro olimpico - e quello di domenica sera, durante la finale di Supercoppa, è stato l'ennesimo episodio".

PUNIRE SOCIETÀ NON BASTA - "Punire le società non è la soluzione, perché rafforza il potere degli ultras, che, in più occasioni, hanno dimostrato pericolose ingerenze nelle politiche dei club - ha aggiunto Rossi -, quindi ben vengano iniziative rivolte alla sensibilizzazione e alla formazione dei tifosi".
"Se vogliamo però che l'efficacia di queste azioni sia reale - ha sottolineato l'assessore allo Sport - è indispensabile che, a esse, si affianchi l'utilizzo della tessera del tifoso, efficace strumento voluto e messo a punto dal presidente Maroni, quando era ministro dell'Interno, ma adottato solo da alcuni club, come Milan e Inter, e con caratteristiche non uniformi".

STADI TORNINO LUOGO PER FAMIGLIE - "Solo così - ha concluso Rossi - sarà davvero possibile identificare quei tifosi che si rendono protagonisti di episodi indecenti e prendere i provvedimenti necessari a far sì che gli stadi assomiglino sempre più a un luogo in cui poter portare la famiglia e assistere solo allo spettacolo offerto dallo sport". (Ln)

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