Panchina d'argento a Colantuono
«Spero di battere Mondonico»

Gran gala del calcio bergamasco alla Muratella di Cologno al Serio, dove è stato presentato il 32° Memorial Mazza, trofeo riservato alle categoria pulcini, esordienti, giovanissimi ed allievi, dedicato ad Ambrogio Mazza, figura di spicco dello sport trevigliese.

Gran gala del calcio bergamasco alla Muratella di Cologno al Serio, dove è stato presentato il 32° Memorial Mazza, trofeo riservato alle categoria pulcini, esordienti, giovanissimi ed allievi, dedicato ad Ambrogio Mazza, figura di spicco dello sport trevigliese.

Come da tradizione gli organizzatori, in collaborazione con l'Aiac, hanno voluto premiare due tecnici che si sono distinti tra i professionisti e nelle categorie minori: i vincitori del premio Franco Mandelli sono stati l'allenatore atalantino Stefano Colantuono e quello del Brusaporto, fresco di promozione in Eccellenza, Salvatore Di Costanzo.

Il tecnico nerazzurro succede ad allenatori del calibro di Cesare Prandelli, Roberto Donadoni e Marcello Lippi: che sia di buon auspicio per il futuro dell'allenatore romano? «Me lo auguro, sono molto felice ed è un premio prestigioso visto l'albo d'oro - ha affermato Colantuono -. Un po' di dispiacere c'è stato per non aver regalato l'ultima soddisfazione alla gente; ripartiamo l'anno prossimo con grande entusiasmo, sperando di non farli soffrire più di tanto».

«Salirà il Verona, le altre cercheranno di fare del loro meglio sul mercato per evitare di finire nella lotta come Palermo e Genoa. Il record che voglio è quello di rimanere qui più a lungo possibile e regalare qualche soddisfazione in più alla nostra gente. Mondonico sembra inarrivabile, ci vogliono due anni per superarlo, e speriamo di farli: nel calcio si è legati ai risultati, ma Bergamo è un'isola felice».

Il tecnico è di corsa, non può intrattenersi troppo perché prima di partire per le ferie vuole salutare gli amici, a Caravaggio, uno dei tanti segnali che ormai Colantuono sia sempre più bergamasco. «Se sono tornato accettando tante critiche è perché qui si sta bene: mi vedo nella filosofia del bergamasco, non mi piacciono le parole, ma preferisco stare defilato. Mi piace essere puntuale, a volte arrivo anche prima: sono un romano atipico, la loro filosofia è blanda, io sono più elettrico, ma naturalmente sono orgoglioso delle mie origini».

«Il premio lo condivido con lo staff, la squadra, la società, i tifosi: quest'anno è stato un campionato difficile, siamo arrivati alla salvezza in modo anomalo per il girone di ritorno, ma ci siamo riusciti ed era fondamentale farlo perché se vuoi crescere devi fare tanti anni di fila nella massima serie».

Il Memorial Mazza si disputerà sul campo Zanconti di Treviglio, dal 29 maggio a sabato 8 giugno. Tra gli allievi ci saranno al via 5 formazioni di A, come l'Atalanta di Stefano Lorenzi, alla ricerca della vittoria della stella dopo la sconfitta contro il Varese del 2012, il Bologna di Jonathan Binotto, il Parma di Maurizio Neri, la Sampdoria di Enrico Chiesa e il Sassuolo di Mauro Mayer, tutti ex calciatori della massima serie.

L'albo d'oro parla chiaro: il primo cannoniere nel 1991 fu un certo Federico Pisani dell'Atalanta, nel corso degli anni hanno vinto formazioni anche fuori regione come Vicenza, Sampdoria e Torino, sempre tra gli allievi, mentre tra i più piccoli logicamente hanno più spazio le realtà bergamasche.

Dal 29 maggio si tornerà in campo a Treviglio per il torneo più prestigioso, per la «Coppa Rimet della Bassa»: chi vince si porta a casa il trofeo, che è costretto a rispedire al quartier generale dell'associazione Ambrogio Mazza alla vigilia dell'edizione successiva, in cambio di una copia.

Possibili contrattempi per l'attuale coppa in palio dal 2000? Nel 2002 la Sampdoria rispedì al mittente un'altra coppa, il Vicenza mentre festeggiava nel 2004 ruppe il basamento di ceramica e nel 2005 il Torino fallì dopo la vittoria del Mazza e gli organizzatori furono costretti a richiedere il trofeo, erroneamente inserito tra i beni dell'ex società.

Simone Masper

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