Calcio provinciale, fase decisiva
Le date, i regolamenti e la novità

Nemmeno sono finiti tutti i campionati, che già cominciano i playoff. Sabato, in Eccellenza, squadre in campo per il primo turno degli spareggi di fine stagione (Ciserano-Cavenago e Sancolombano-Trevigliese), mentre domenica, in serie D, toccherà al Pontisola.

Nemmeno sono finiti tutti i campionati, che già cominciano i playoff. Sabato, in Eccellenza, squadre in campo per il primo turno degli spareggi di fine stagione (Ciserano-Cavenago e Sancolombano-Trevigliese), mentre domenica, in serie D, toccherà al Pontisola, chiamato a ospitare il Lecco. Sempre domenica si concluderanno tutti gli altri campionati, delineando promosse, retrocesse, spareggi, griglie playoff e playout. Le regole sono ormai consolidate, con un paio di novità.

Le novità
Innanzitutto, va detto che in Seconda categoria i playout saranno a due sole squadre. Per evitare massicci ripescaggi dalla Terza, infatti, il Comitato regionale ha stabilito che, stante la retrocessione dell'ultima, si affronteranno nello spareggio da «dentro o fuori» soltanto penultima e terzultima, con salvezza garantita dal quartultimo posto in su.

L'altra nuova regola riguarda invece i playoff di tutte le categorie: nei primi due turni (cioè i playoff di girone) le varie sfide - in gara unica sul campo della meglio classificata - si concluderanno nei 90'. Sono stati eliminati, dunque, i supplementari: se al triplice fischio il risultato è di parità, viene considerata vincente la squadra di casa, in virtù della migliore posizione di graduatoria.

Nel terzo e quarto turno, invece, vigono le regole classiche, con supplementari e rigori. Tutto confermato, invece, a livello playout: andata e ritorno (la prima sul campo della peggio classificata) senza supplementari, con le reti in trasferta che non hanno valore doppio. In pratica, chi fa più gol nei due incontri si salva; se le reti sono pari, retrocede la peggio classificata.

Gli spareggi
Vale la pena sottolineare poi un altro aspetto importante nella compilazione delle classifiche di fine campionato: si spareggia soltanto per determinare il primo posto, oppure l'ultimo. Se due squadre finiscono in testa o in coda a pari punti, spareggiano (nel primo caso, l'una è promossa, l'altra va ai playoff; nel secondo, l'una va ai playout, l'altra retrocede); se sono più di due si compila la classifica avulsa, mandando allo spareggio le migliori due (in alto) oppure le peggiori due (in basso).

Non ci sono spareggi, invece, negli altri casi di pari merito: per determinare chi va o meno ai playoff (esempio, due squadre al 5° posto) o ai playout (due squadre all'11° posto), oppure per determinare le posizioni all'interno di tali fasce, si ricorre sempre alla classifica avulsa. I cui criteri sono, nell'ordine: punti negli scontri diretti; differenza reti negli scontri diretti; differenza reti in campionato; reti segnate in campionato; sorteggio.

La forbice
Poi c'è la questione del distacco, la fatidica forbice dei 9 punti: è ammesso un divario massimo fra le squadre di 9 punti, se invece è di 10 punti o più salta la sfida suggerita dalla classifica. Nei playoff, però, non va tenuto in considerazione il distacco fra le posizioni interessate (2°-5° posto, 3°-4°), ma quello fra la seconda e le altre: se la seconda ha 10 punti sulla terza, accede direttamente al terzo turno; se li ha sulla quarta, si gioca solo la finale seconda-terza; se li ha sulla quinta, si gioca dapprima la semifinale terza-quarta, poi chi vince sfida la seconda.

Nei playout, invece, il distacco è da valutare all'interno dei rispettivi accoppiamenti (15°-12°, 14°-13°): con forbice fino a 9 punti la gara si disputa, da 10 punti in su la squadra meglio classificata si salva, mentre l'altra retrocede.

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