Sport
Venerdì 10 Maggio 2013
La lettera: «Gli incivili sono tanti
Basta fare sempre a scaricabarile»
«Sono un ragazzo di 22 anni e seguo l'Atalanta da quando a 5 anni mio padre mi portò per la prima volta allo stadio, senza quasi mai perdermi una partita casalinga della Dea. Purtroppo dopo gli ennesimi scontri tra tifosi mercoledi sera sento l'impellente bisogno di dovermi sfogare in qualche modo, soprattutto dopo aver letto vari articoli in cui vi è un continuo "scaricabarile" a proposito delle colpe degli incidenti avvenuti prima e durante l'ultima partita».
«Si legge anche di opinionisti o dirigenti che dicono che la colpa sia solo di pochi "deficenti", ma non è assolutamente vero! In 17 anni di stadio, e specialmente negli ultimi, anche in tribuna si vedono scene da terzo mondo (ma forse nemmeno lì!). Quella che più mi ha sconvolto e che non mi esce dalla testa da quel giorno è successa durante la partita di andata Atalanta-Inter, in questo campionato».
«Al gol dell'Inter (penso fosse l'1-1), una decina di persone sedute vicino a me ha cominciato a insultare in ogni modo una coppia nonno-nipote, "colpevoli" di aver esultato al gol dell'Inter; non contenti, in seguito al nuovo vantaggio dell'Atalanta, ha cominciato ad insultarli nuovamente, prendendo l'anziano a manate in testa e tirando loro palle di carta e non so cos'altro!».
«Non mi sono mai vergognato così tanto di essere un tifoso atalantino in vita mia! La colpa di tutti questi fatti non è di pochi stupidi; magari in pochi picchiano altra gente o lanciano oggetti e fumogeni, ma la stupidità negli stadi italiani regna sovrana! E di certo non si estirperà dicendo che la colpa è solo di pochi!».
«Due anni fa ho avuto la fortuna di assistere alla finale di Champions League a Wembley; io, simpatizzante del Barcellona, ero nella curva dei tifosi dello United, non in tribuna come a Bergamo, con maglia e sciarpa del Barcellona, ai gol dei blaugrana ho esultato e nessuno mi ha insultato e tantomeno aggredito o lanciato alcun genere di oggetto! Il calcio deve essere uno spettacolo ed un divertimento, sia per chi gioca che per chi guarda!».
«Se volessi vedere degli animali penso che andrei alle Cornelle, non allo stadio! Scusate se vi ho rubato tempo, ma avevo bisogno di sfogarmi».
Lettera firmata
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