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Lunedì 22 Aprile 2013
Colantuono pensa già al futuro
«Spero di tenere Bonaventura»
Andrò di nuovo a Caravaggio a piedi. E poi: «Se non ci prende un coccolone siamo salvi», «È la mia stagione più difficile con l'Atalanta», «Spero di tenere Jack un altro anno». Per la salvezza ormai è fatta o ancora no? Vota il sondaggio
La promessa di portare i pasticcini a Cigarini per farsi perdonare l'espulsione, l'impegno di andare di nuovo a Caravaggio a piedi per celebrare la salvezza. E una serie di considerazioni: «Se non ci prende un coccolone siamo salvi», «Questa è stata la mia stagione più difficile con l'Atalanta», «Spero di tenere Jack un altro anno». E ancora: «Quale partita vorrei vincere delle cinque che restano? Mi piacerebbe non perdere con la Juventus».
Ecco il succo dell'intervista a mister Colantuono.
L'Atalanta del campionato scorso ha chiuso con 52 punti sul campo. Questa è a 40. Le andrebbe bene chiudere a 45-46 punti sul campo?
«Sarebbe un buon risultato, viste le premesse».
Si riferisce alla penalizzazione? O alla squadra indebolita a gennaio?
«La seconda penalizzazione di fila è stata logorante. E sapevamo dall'inizio che questo sarebbe stato un campionato molto difficile, perché dalla B erano salite Torino e Samp che sono squadre di grandi città e grandi tradizioni. Vi assicuro che questa stagione mi ha dato parecchi pensieri...».
La giudicherebbe la più difficile che ha vissuto con l'Atalanta?
«Sicuramente lo è stata. L'unico vantaggio era il -6 del Siena. Nel campionato precedente avevamo quattro punti in più di penalizzazione, ma il campionato era meno pericoloso».
Il futuro?
«Lo programmeremo con la società».
Certo, certo. Ma a lei piacerebbe...
«...Per esempio non perdere Bonaventura, se fosse possibile. Prima vengono le esigenze di bilancio, lo so bene, ma io spero di tenere Jack. So che non dipenderà solo dall'Atalanta, ma anche da lui: è un bravo ragazzo, ci spero...».
Denis resta di sicuro?
«Perché questa domanda? Io ci conto, non è tema di discussione...».
L'obiettivo del prossimo anno?
«I Percassi non lasceranno niente al caso, lo so, ma dev'essere molto chiaro che il nostro punto di partenza dev'essere sempre la salvezza. Lo dice sempre anche l'Udinese, che poi arriva in Champions. Perché non lo dovrebbe fare l'Atalanta? Anche perché comunque qualsiasi altro traguardo prima passa da lì. Poi se avremo 40 punti a gennaio, faremo i conti».
Leggi tutta l'intervista a Colantuono di Pietro Serina su l'Eco di lunedì 22 aprile
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