Tiri liberi sulla Comark
Stop alle lamentele
Dimentichiamo l'undicesima batttuta a vuoto consecutiva in trasferta e soprattutto le recriminazioni di Vertemati. Decisamente più costruttivo preparare al top l'importante sfida casalinga di domenica prossima con il Bari.
Dimentichiamo l'undicesima batttuta a vuoto consecutiva in trasferta (quella di Castelletto Ticino, della scorsa settimana) e soprattutto le recriminazioni, a fine gara, di coach Adriano Vertemati. Decisamente più costruttivo preparare al top l'importante sfida casalinga di domenica prossima con il Bari.
In altre parole sfortuna e critiche mosse agli arbitri non devono rigorosamente costituire alcun alibi ai giocatori per archiviare di colpo eventuali responsabilità tecniche, tattiche e comportamentali emerse nel rocambolesco match sul parquet novarese. Da confidare, invece, sulla provata professionalità dei giocatori consapevoli di avere, sempre, buone chanches per raggiungere l'obiettivo playoff. Guai ammainare la bandiera proprio in questa decisiva fase del campionato.
Classifica e calendario, infatti, parlano ancora a favore del team del presidente Gianfranco Testa. Sei le gare da disputare, di cui tre al PalaFacchetti e altrettante fuori. Da calcoli semplicistici ma al tempo stesso affidabili risulta che per centrare il quarto posto capitan Reati e compagni dovranno collezionare otto dei dodici punti da distribuire. L'equivalente, cioè, di quattro vittorie.
Tenendo presente le statistiche sin qui redatte è letico ipotizzare una Comark in grado di far sue le partite interne e una altrove. Un ruolino di marcia alla portata, se non altro sulla carta. Del resto ci rifiutiamo di pensare che la già pesante striscia negativa esterna arrivi alla cifra record di quattordici gare di fila perse. Esistono, comunque, palpabili fattori che inducono ad una notevole dose di ottimismo in vista di questo finale di regular season. La Comark gode di eccellente condizione di forma, quella altletica compresa. Di recente, inoltre, trovano maggior spazio le seconde linee con evidenti benefici per l'intero collettivo. Caso mai resta il rammarico per non aver provveduto prima ad una rotazione più razionale. Ma, si sa, che non sbaglia mai soltanto chi non è preposto ad operare. Arturo Zambaldo
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