Thames Rowing Club di Londra:
stage d'allenamento sul Sebino

Tra pochi giorni si riapre il sipario sui «training camp» internazionali di canottaggio a Lovere, con protagonista una grande società rappresentativa della migliore tradizione remiera britannica: il Thames Rowing Club di Londra.

Tra pochi giorni si riapre il sipario sui «training camp» internazionali di canottaggio a Lovere, con protagonista una grande società rappresentativa della migliore tradizione remiera britannica: il Thames Rowing Club di Londra.

Sono 90, tra atleti e allenatori, i partecipanti al ritiro sportivo della prestigiosa società, che ha scelto il bacino del lago d'Iseo come campo di allenamento intensivo, individuando nella Canottieri Sebino di Lovere il punto di riferimento per la complessa organizzazione della trasferta.

Gli amici inglesi contano infatti sull'utilizzo delle attrezzature del sodalizio loverese (pontile, vasca voga, palestra, gommoni, spogliatoi, ecc.) per garantire la riuscita tecnica degli allenamenti, che si svolgeranno quotidianamente sul bacino antistante il lungolago di Lovere, con un ritmo di tre al giorno per 10 giorni consecutivi.

Ma importante è anche il supporto logistico fornito per l'organizzazione del viaggio, per il ricovero (presso le piscine) delle numerose imbarcazioni che il sodalizio porterà con sè (tra cui ben 5 otto) e per l'accoglienza in generale, che si prospetta di sicura qualità grazie alla collaborazione fornita dalle diverse strutture ricettive del Porto Turistico di Lovere coinvolte e dalla Società di gestione L'Ora.

L'arrivo dello squadrone londinese è previsto per venerdì 29, con permanenza fino al 7 aprile. I componenti della folta delegazione atletica, equamente divisa tra squadra maschile e femminile, troveranno ad accoglierli un team di atleti della Sebino in grado di dare un servizio in inglese di altissimo livello, e che vanta una certa dimestichezza nel campo delle relazioni sportive internazionali: Aristide Bonomelli, consigliere e atleta della Sebino è colui che ha aperto il varco per instaurare questa bella tradizione di ospitalità di campus remieri internazionali, promuovendo già nel 2007 un primo gemellaggio con la Glasgow University Boat Club inizialmente frequentata per motivi di studio, e poi divenuta consorella di scambi sportivi a cadenza pressoché annuale con la Sebino.

Al suo fianco nella gestione del gruppo, oltre al presidente del sodalizio loverese Andrea Papetti e alla direzione tecnica, ci sarà l'atleta Daniele Sbardolini, che già conosce personalmente il gruppo in quanto di recente rientrato da un semestre di studio a Londra durante il quale è stato ospitato per i suoi allenamenti in barca proprio dal Thames.

Se la Canottieri Sebino può vantare una certa consuetudine nel campo è perché l'esperienza del Thames fa seguito a numerose altre. Oltre alla gemellata Glasgow, hanno infatti frequentato le acque del bacino loverese per i propri allenamenti, l'Imperial College Boat Club e la Durham School Boat Club, entrambe di Londra, il che fa intendere come la frequentazione con il remo anglosassone stia ormai diventando una sorta di tradizione per la società loverese.

Il Thames è non solo uno dei più antichi club remieri del Regno Unito (fondato nel 1860), ma anche tra i più grandi in termini di numero di atleti e di successo per gli importanti risultati ottenute nel quadro del canottaggio nazionale, internazionale e anche olimpico. Il ritiro loverese fa seguito al recente impegno profuso dalla squadra in occasione delle due edizioni (maschile e femminile) della mitica gara Head of the River di Londra dedicata agli 8+ (cui la stessa Sebino ebbe modo di partecipare nel 2008), che ha portato a ottimi piazzamenti per tutte le quindici imbarcazioni (!) messe in campo dalla società e in particolare alla vittoria dalla squadra femminile nella categoria Senior.

La sua finalità principale è quella di preparare gli atleti alla seconda parte della stagione, che li vedrà impegnati in importanti gare di campionati regionali e nazionali e in gare internazionali sulla distanza olimpica dei 2000 metri: prima di tutti verrà l'appuntamento con la Henley Regatta di fine giugno, rispetto alla quale gli allenamenti sulle acque loveresi rivestono una funzione fondamentale.

Gli ospiti inglesi potranno abbinare la fatica degli allenamenti al piacere di godere delle risorse ambientali culturali, ricreative e sportive che il territorio offre, valorizzandole al mesglio, si auspica, anche nel proprio tempo libero e nei momenti di relax. La comunità locale dal canto suo potrà godere di uno spettacolo unico rivolgendo lo sguardo allo storno di imbarcazioni che solcheranno le acque del lago in questi giorni di primavera.

«La permanenza di questi atleti sarà una ulteriore gradita occasione per valorizzare l'elevato potenziale di attrattività del nostro territorio nei confronti del turismo sportivo - spiega Papetti -. Ma la nostra iniziativa di ospitalità, ricorda, è in primo luogo una nuova occasione di scambio sportivo, tecnico, culturale ed umano con una tradizione prestigiosa come quella britannica, che assegna allo sport un ruolo centrale nelle strategie educative e che ha fatto del canottaggio il proprio fiore all'occhiello».

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