Blitz a Palermo: toccasana
per classifica e autostima

Il digiuno con la vittoria durava, in casa atalantina, da quasi due mesi (successo, a Bergamo, sul Parma, datato 9 dicembre). Il blitz di Palermo, poi, vale il doppio: a beneficiarne innanzittutto la classifica Ma da non sottovalutare morale e autostima.

Guardiamo, infatti, con palpabile sollievo le 6 lunghezze che adesso ci separano dalla zona rossa, dalla quale peraltro siamo sempre rimasti fuori. Subito dopo la consapevolezza di disporre un organico adeguato agli eterni obiettivi da Atalanta.

Due i giocatori determinanti per il conseguimento del 2-1: Denis (oltre al beneaugurate ritorno al gol, ha inventato l'assist a Carmona in occasione della rete del vantaggio del cileno) e Consigli autore di un paio di interventi salva porta nel primo tempo e di un terzo in pieno recupero.

E quando il bomber della squadra porge la mano al proprio numero uno, quanto a rendimento, difficilmente non si raccoglie un risultato positivo. Naturalmente pure l'apporto del resto della squadra è stato confortevole.

L'unico a balbettare, per la verità, è stato Parra per le due occasioni sprecate nel corso dei 45 minuti iniziali, fermo restando che la punta argentina non è venuta meno in generosità.

Dalla rosa uscita rivoluzionata nel mercato di gennaio, mister Stefano Colantuono ha pescato subito Scaloni e Del Grosso ridando fiducia a Canini e Giorgi già utilizzati precedentemente. L'esperta coppia di difensori pur non fornendo la classica prestazione da incorniciare hanno detto chiaro e tondo di poter essere assai utili alla causa.

Il giovane e talentuoso Livaja, invece, è stato tenuto in panchina mentre Brienza si è aggregato di fatto ai nerazzurri soltanto al termine della partita.

Alla ripresa degli allenamenti della settimana si penserà alla prossima sfida casalinga con il Catania, avversaria che sta ripetendo al meglio il torneo della passata stagione sportiva. Provate a pensare se si dovesse ottenere ancora, in rapida successione, 3 punti…
Arturo Zambaldo