La 59ª Ferrari è la «F138»
F il marchio, 13 l'anno, 8 i cilindri

F come Ferrari, 13 come l'anno del mondiale di Formula 1, 8 come il numero dei cilindri, ma soprattutto per sottolineare la conclusione della carriera sportiva 1 della motorizzazione V8, giunta proprio quest'anno alla sua ottava e ultima stagione agonistica.

F come Ferrari, 13 come l'anno del mondiale di Formula 1, 8 come il numero dei cilindri, ma soprattutto per sottolineare la conclusione della carriera sportiva 1 della motorizzazione V8, giunta proprio quest'anno alla sua ottava e ultima stagione agonistica. F138, insomma, è il nome della nuova monoposto con cui Maranello prova a riprendersi un titolo che da troppo tempo manca in bacheca.

Contrariamente al solito, quest'anno la sigla con cui è stata battezzata l'ultima creatura chiamata a indossare i panni del Cavallino Rampante esce in anticipo sulla presentazione vera e propria, che avverrà venerdì, alla faccia della superstizione, all'interno della tensostruttura allestita nel quartier generale della casa automobilistica a Maranello.

Fino all'anno scorso era invece tradizione celarlo fino all'istante in cui il telo rosso che copriva il bolide fosse fatto scivolare via dalla scocca dai piloti in servizio per il prossimo campionato, insieme a Montezemolo e ai vertici della Ferrari e della scuderia davanti agli occhi della gente assiepata sugli spalti in Ferrari o davanti al pc in collegamento web.

L'anno scorso una grande nevicata cancellò la cerimonia pubblica, e tutto avvenne nelle braccia di Internet, in diretta on line. Fu comunque un evento mediatico seguito in tutto il mondo La F138 ha un compito particolare: alla cinquantanovesima vettura costruita dalla Ferrari per competere nella massima competizione dell'automobilismo sportivo viene chiesto di riportare in alto, al vertice, il vessillo rosso: negli ultimi cinque anni tre secondi posti ottenuti all'ultima gara, alternati a un 2009 brutto brutto e a un 2011 da dimenticare.

Da Kimi Raikkonen in poi, solo dispiaceri. Felipe Massa fu beffato in Brasile da Hamilton, e Fernando Alonso, che di titoli ne aveva vinti due ma con la Renault, ha subito la stessa sorte da parte di Sebastian Vettel, dominatore con la Red Bull delle ultime tre stagioni.

La Ferrari sa, per averne dominati molti, che i cicli però finiscono, e sa di essere l'unica scuderia, ed industria, ad aver partecipato ad ogni edizione del Mondiale, di cui detiene tutti i primati in termini di titoli vinti (31: 15 Piloti e 16 Costruttori), vittorie in un Gran Premio (219), pole position (207) e giri più veloci in gara (228).

«Venerdì sarà un giorno importante - ha detto Luca Di Montezemolo - Lo sarà ancora di più la prima gara in Australia. Stiamo lavorando moltissimo, con grandissima determinazione. Mi aspetto una bella risposta in termini di competitività della squadra».

Dopo un secondo posto c'è solo una piazza migliore: la prima.

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