Atalanta, basta parlare di salvezza
Alziamo almeno un po' l'asticella

Basta parlare di salvezza. Aveva un senso ai nastri di partenza del nuovo campionato quando il campo non poteva ancora annoverare i nomi delle candidate alla lotta per la sopravvivenza. L'Atalanta, però, sin dalle battute iniziali si è elevata al di sopra della zona «calda».

Basta parlare di salvezza. Aveva un senso ai nastri di partenza del nuovo campionato quando il campo non poteva ancora annoverare i nomi delle candidate alla lotta per la sopravvivenza. L'Atalanta, però, sin dalle battute iniziali si è elevata al di sopra della zona «calda» e, salvo qualche fisiologica battuta a vuoto, ha mantenuto ben saldo il centro della graduatoria.

Continuare sulla linea della prudenza è paradossale. I sette punti (otto se guardiamo agli scontri diretti) di margine sulla terz'ultima è l'equivalente del classico tesoretto che sperperarlo avrebbe dell'incredibile con la «I» maiuscola.

Fossimo i giocatori atalantini non gioiremmo affatto per il ruolo tutt'altro che esaltante che qualcuno insiste nell'attribuirci. Ne verrebbe meno, tra l'altro, l'autostima, incentivi compresi. Viceversa i 22 punti (sarebbero un paio di più senza la penalizzazione) collocati in cassaforte nelle 18 partite sin qui disputate sono figli di una competitività consolidata nel tempo.

A questo punto, a nostro avviso, è ora di alzare con orgoglio l'asticella delle ambizioni senza naturalmente lasciarsi andare in voli pindarici. Siamo l'Atalanta, per carità, con un Dna che ci ricorda puntualmente le enormi sofferenze di classifica patite nel corso degli anni. In ogni caso bisognerà pure dare un concreto senso all'intero girone di ritorno che ci attende.

Interessante, inoltre, sarà visionare il comportamento della dirigenza nell'imminente riapertura del mercato. Praticamente certa (anche se la società non lo conferma) è la cessione di Peluso alla Juventus mentre in entrata arriva da Zingonia c'è il comprensibile «top secret». La buttiamo lì: se ci fosse il ventilato ritorno di Padoin o di una pedina di egual caratura gli obiettivi potrebbero mutare?

Arturo Zambaldo

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