<+firma_spo>Luca Persico
<+colore_txt><+tondo>C'è chi credeva non l'avrebbe mai visto, chi ha sospettato avessero ragione i Maya, e chi pensava di doverlo osservare dal di fuori senza poterci metter piede. Fortunatamente, tutti smentiti.
A quattro anni dall'inizio dei lavori, due giunte e un'ultramaratona di contrattempi dopo, si accende ufficialmente la luce nel «tunnel» del campo Putti» (ex campo Coni), il più bel regalo di Natale che l'atletica cittadina potesse ricevere. Taglio di fiocco (pardon di nastro) previsto oggi alle 15,30, quando l'amministrazione comunale (con in testa il sindaco Franco Tentorio) inaugurerà una struttura costata 1,8 milioni di euro in grado di rendere decisamente più confortevole la vita invernale dei praticanti della «regina di tutti gli sport».
«Attendevamo da tempo di poterci entrare e finalmente il gran giorno è arrivato, ringrazio io a nome tutti gli atleti della mia società - dice Marco Vistalli, pluricampione italiano dei 400 metri cresciuto nell'Atl. Bergamo 59 Creberg (che con l'Olimpia, sei anni fa, si fece carico delle spese del progetto) -. Quest'opera può rappresentare un valore aggiunto sotto tutti i punti di vista: dei risultati, del ritorno d'immagine e non solo, a patto che la gestione sia di un certo tipo». Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a BergamoInfrastrutture, che assumerà le redini organizzative pro tempore sino a aprile 2013. «In che modo?», è il dubbio che serpeggia in casa giallorossa, già in frizione con i «padroni di casa» per l'utilizzo della vetusta pista all'aperto dell'impianto, la cui chiusura domenicale è incompatibile con l'attività d'élite: «Per qualsiasi tipo di problema sono a disposizione di tutti, ma prima fatemi assaporare questa giornata - dice Danilo Minuti, assessore allo Sport e alle Politiche sociali del Comune di Bergamo -. Con la crisi di mezzo, aprire l'impianto ci è costato tempo ed energie, ma ora la città può essere orgogliosa di una struttura pensata specificatamente per l'atletica ma che è al servizio dell'intera comunità: a usufruirne saranno tutti i tesserati Fidal, quando entrerà a regime la apriremo anche alle scuole».
Lungo 64 metri, composto da sei corsie, pedana di asta, una di lungo, sulla carta d'identità del tunnel c'è scritto «speciale»: l'unico simile nel nord Italia è in funzione a Saronno, ma quello varesotto ha decisamente meno spazio di «frenata» di quello «made in Bg».
A febbraio la struttura (nella cui costruzione si sono alternate nel tempo una manciata di ditte diverse) avrà su di sé gli occhi di tutta la regione: nel weekend del 9 e 10 febbraio ospiterà i Campionati regionali indoor Allievi e Juniores, mentre due settimane dopo quelli riservati alla categorie cadetti. Non è da escludere che in prospettiva possa essere oggetto di raduni di livello nazionale, ma quel che più conta ora come ora è che all'interno del tunnel si sia accesa finalmente la luce.<+fine_testo><+copyright>
© RIPRODUZIONE RISERVATA