Stendardo, sondaggio plebiscitario
Aspettiamo le decisioni della società

Un sondaggio pressochè plebiscitario e della massima attendibilità visto che ad esprimersi su Stendardo sono stati in quasi 1500. Sul sito de L'Eco di Bergamo, nel giro di 48 ore, si è schierato addirittura  il 75% dei votanti dalla parte del centrale difensivo campano.

Un sondaggio pressochè plebiscitario e della massima attendibilità visto che ad esprimersi su Stendardo sono stati in quasi 1500. Sul sito de L'Eco di Bergamo, nel giro di 48 ore, si è schierato addirittura  il 75% dei votanti dalla parte del centrale difensivo campano.

Insomma si può ampiamente sostenere che abbia prevalso il buon senso sulla inedita o giu di lì vicenda rispetto ai regolamenti contrattuali. Guai dare il «passalà» a regole di vario genere anche se al tempo stesso valutare situazione per situazione sarebbe, secondo noi, logico.

E a proposito di distinguo, il forfait di Stendardo all'impegno di Coppa Italia, rientrerebbe in quei casi in cui si dovrebbe chiudere un occhio, o magari entrambi.

Di mezzo, nella fattispecie, c'è un esame di stato che abilita alla professione di avvocato non una robetta da quattro soldi. Per di più il protagonista della disputa è un atleta dall'esemplare condotta in campo e fuori.

Mister Stefano Colantuono, intervenendo sulla diatriba ha, tra l'altro, insistito sulla pericolosità di creare precedenti. Su ciò non gli si può dar torto. Al tempo stesso, però, ci risulta difficile pensare che tra i compagni di squadra esista qualcuno che non condivida la scelta del giocatore.

A questo punto non resta che attendere le decisioni, per nulla semplici, della società. Scatteranno provvedimenti disciplinari in aggiunta a quelli di carattere pecuniario? Non invidiamo la società, preposta prima o poi ad emettere il verdetto. Auspicabile, tuttavia, che i rapporti personali tra Stendardo e il club nerazzurri non si guastino.

Spostando l'argomento sul calcio giocato è bene tener presente che Stendardo è in grado di dare parecchio a Colantuono che, del resto, lo ha fortemente rivoluto dopo la sua breve sosta estiva alla Lazio.
Arturo Zambaldo

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