Ferrara: «L'Atalanta è abituata:
ha un organico che lotta e soffre»

Le cinque sconfitte consecutive e una panchina oggettivamente traballante non alzano a livelli massimali lo stress di Ciro Ferrara. Alle porte c'è l'Atalanta e una partita da non sbagliare per la Sampdoria e per il suo tecnico.

Le cinque sconfitte consecutive e una panchina oggettivamente traballante non alzano a livelli massimali lo stress di Ciro Ferrara. Alle porte c'è l'Atalanta e una partita da non sbagliare per la Sampdoria e per il suo tecnico, che in caso di ennesimo ko rischierebbe l'esonero.

Quelle dimissioni invocate venerdì da un tifoso all'uscita del cancello del Mugnaini con il quale l'ex difensore juventino ha ingaggiato un battibecco su cui, inevitabilmente, si è tornato nella conferenza stampa della vigilia.

"Evidentemente tra me e quel tifoso non c'è simpatia - puntualizza il mister doriano -. Non è comunque successo nulla di grave, non ho avuto nessuna reazione scomposta, nè tanto meno ho intimato all'operatore presente di chiudere la telecamera. Era la seconda volta che il signore veniva ad urlare determinate cose. Io gli ho anche dato la mano, ma non ritengo di dover parlare con chi fino a poco prima mi aveva contestato. Ho massimo rispetto per la tifoseria ed esigo altrettanto. E voglio circoscrivere e chiudere qui questo argomento".

Passando alla sfida con l'Atalanta, Ferrara recupera a centrocampo Maresca e Obiang e in attacco schiererà Maxi Lopez titolare con Eder seconda punta. "Quanto sarà importante la partita di domani? Lo sono tutte, dalla prima all'ultima - dice l'ex ct dell'under 21 -. E diventano facili o difficili a seconda di come le affronti e delle circostanze".

Ferrara si attende anche la fine di alcuni errori arbitrali che hanno sicuramente penalizzato la Samp, reduce dalla sconfitta con l'Inter: "Per le ultime giornate ho un solo rammarico, non avere finito le partite in undici o in parità numerica con gli avversari".

"Non vorrei fosse soltanto una mia supposizione, ma non direi, visto che lo avete visto tutti: quello che è capitato è scritto ed è facilmente riscontrabile attraverso i filmati. Qualche volta ci è capitato di commettere degli errori ma in concomitanza con i nostri errori ci sono state altre situazioni sfavorevoli. Vorremmo che fossero soltanto nostre le disattenzioni e che il risultato dipendesse soltanto da noi".

Cinque sconfitte sono tante, ma Ferrara si vede ancora saldamente alla guida del gruppo ligure: "Non mi sento in discussione. So che i risultati sono importanti, ma non dimentichiamoci alcuni aspetti: questa è una squadra che arriva da un sesto posto in B, che ha riconfermato gran parte di quel gruppo e che ha come intento la valorizzazione dei giovani. Tutti quanti diciamo che bisogna lanciare i giovani e poi ci lamentiamo al primo momento di difficoltà. Se viene sposato un progetto viene sposato in tutti i sensi. La classifica non è così disastrosa. La mission della società non è la Champions o un posto in Europa, bensì la salvezza: se conquisteremo un punto in più delle tre che retrocederanno, noi avremo raggiunto il nostro obiettivo".

Non è detto però che qualche novità possa arrivare dal mercato di riparazione: "Sono felicissimo della squadra e dei ragazzi che ho, li difenderò fino a quando me ne sarà data l'opportunità. Stanno facendo tutto il possibile e non ho nulla da rimproverare a loro. Detto questo, a gennaio interverremo solo se si potrà migliorare la rosa".

Che Atalanta si aspetta di trovare è presto detto: "Domenica sarà una partita difficile, delicata, per il momento nostro e il loro. L'Atalanta è abituata più di noi a questa categoria, ha un organico abituato a lottare e a soffrire".

© RIPRODUZIONE RISERVATA