I 70 anni di Felice Gimondi:
auguri dagli Amici dell'Atalanta

Nei 70 anni di vita di Felice Gimondi occorre inserirne tre da presidente del Club Amici dell'Atalanta. Al vertice della storica associazione dei supporter nerazzurri il leggendario campione bergamasco rimase dal 1987 al 1989.

Nei 70 anni di vita di Felice Gimondi occorre inserirne tre da presidente del Club Amici dell'Atalanta. Al vertice della storica (tra 4 anni si festeggerà il cinquantenario) Associazione dei supporter nerazzurri il leggendario campione bergamasco rimase dal 1987 al 1989.

A proporlo al fondatore degli Amici, Elio Corbani, fu l'allora direttore de L'Eco di Bergamo, monsignor Andrea Spada. E al timone del club fu tutt'altro che quel personaggio-immagine facilmente ipotizzabile alla notizia della nomina.

Certo, far sapere anche fuori dai confini della nostra provincia il suo nuovo ruolo ha costituito uno dei principali fiori all'occhiello per gli stessi soci. Pochi i discorsi e le parole spesi durante la sua brillante gestione: viceversa, idee, iniziative e operatività si sono susseguite in modo frenetico.

Esportò, il nome del Club Amici dell'Atalanta, addirittura nell'intera Europa la sera del 20 aprile 1988, in occasione della memorabile semifinale con il Malines, in Coppa delle Coppe.

Si giocava allo stadio Azzurri d'Italia e le telecamere della Rai, in eurovisione, appena prima dell'inizio, ripresero Gimondi e l'irriducibile avversario di sempre Eddy Merks, i quali si erano dati appuntamento per assistere al match insieme sugli spalti stracolmi di spettatori.

Durante l'intervista, i due ex campioni nello stringersi la mano, non esitarono a urlare in maniera intensa e calorosa, l'uno forza Atalanta; l'altro, naturalmente, inneggiando al club del proprio Paese.

Alla fine dell'accesa sfida, sempre circondati dai cronisti, entrambi, sia pure di umore palapabilmente differente, si sono lasciati andare ad uno spontaneo e applaudito abbraccio, all'insegna della sportività più genuina.

Sempre nelle funzioni di presidente, Gimondi non esitò in diverse circostanze a ergersi protagonista anche in attività di carattere benefico e sociale. Per la cronaca fu il terzo presidente degli Amici, dopo i compianti Pino Pozzoni e Livio Mondini.

La sua passione per l'Atalanta era sbocciata da bambino. Al riguardo ha ripetuto più volte che quando aveva tra le mani L'Eco privilegiava come prima notizia quella sulle vicende atalantine. Complimenti di cuore, Felice, per le settanta candeline: anche il folto esercito degli Amici ti è rigorosamente riconoscente.

Arturo Zambaldo

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