Stadio, Cividini replica alle accuse
Ma con Percassi è scontro aperto

Paolo Cividini non ci sta e dopo le dichiarazioni che Antonio Percassi ha rilasciato a «TuttoAtalanta» sulla vicenda stadio va all'attacco e chiarisce - dal suo punto di vista - come sono andate le cose. Controreplica Percassi: «Siamo stati estromessi».

Paolo Cividini non ci sta e il giorno dopo le dichiarazioni che Antonio Percassi ha rilasciato nel corso di «TuttoAtalanta» sulla vicenda stadio va all'attacco e chiarisce - dal suo punto di vista - come sono andate le cose. E lo fa presentando alcune carte e preannunciando querele a tutela della propria immagine.

Cividini - proprietario delle aree su cui si vorrebbe realizzare il «Parco dello Sport» - nega categoricamente il fatto che la decisione di smembrare in lotti il progetto presentato da Percassi-Cividini nell'inverno scorso sia stata presa unilaterlamente dal suo gruppo senza informare il presidente dell'Atalanta. E a riprova di ciò ha mostrato in una conferenza stampa un mail datata 1° agosto con la quale spiega a Percassi la propria volontà di protocollare parte del prgetto.

Cividini ha spiegato inoltre che non ha presentato una variante al progetto originario ma quel che tecnicamente si chiama «meccanismo di realizzazione programmata» del progetto del «Parco dello Sport». Il progetto - ha sottolineato Cividini - è e resta quello originario, o meglio - ha specificato - quello elaborato dal gruppo Percassi «senza averci coinvolto».

Cividini si è detto comunque disponibile al confronto e aperto al dialogo, ribadendo che il progetto resta quello presentato nell'inverno scorso: «se l'Atalanta vorrà esserci, bene. Vedremo cosa deciderà Palazzo Frizzoni».

La risposta di Percassi non si è fatta attendere: «Quello che racconta non è vero. Siamo stati estromessi e non più interpellati da gennaio: sono riuscito ad incontrare Cividini solo ad agosto a cose già abbondantemente fatte, nonostante numerosi solleciti da parte mia. Non a caso, il 17 agosto dopo la pubblicazione sui giornali, l'Atalanta è uscita con un comunicato per ribadire la propria estraneità alla proposta. Ha deciso di andare avanti da solo perché proprietario delle aree, ne aveva il diritto: bastava dircelo, l'ha fatto solo il 1° agosto».

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